
Il ciclismo italiano piange la prematura morte di un ex campione nazionale su pista alla fine degli anni Ottanta. Il corpo di Alessandro Pavan è stato trovato senza vita nel letto della sua abitazione, dove viveva da solo. Dopo che non rispondeva al telefono, il padre, Italo Pavan, ha deciso di chiamare i vigili del fuoco per aprire la porta. Purtroppo, una volta entrati, hanno constatato il decesso dell’ex ciclista.
Alessandro Pavan, trovato morto a letto l'ex campione di ciclismo su pista. Il papà: «Non aveva malattie, era attento alla salute» https://t.co/l2c1MQtvz8
— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) March 21, 2025
La causa della morte sembra essere un infarto, anche se sarà l’autopsia a chiarire meglio la situazione. Pavan aveva solo 53 anni. Durante la sua carriera, ha conquistato diversi titoli nazionali, a partire dalla vittoria nella corsa a punti al Vigorelli nel 1985, per poi aggiungere altri trionfi nelle categorie allievi e juniores, come l’inseguimento a Lanciano nel 1987 e la vittoria del titolo nazionale nel 1988 al Bottecchia.
Cresciuto con la Ciclistica Bannia, ha proseguito la sua carriera con la Trevigiani, una squadra con cui ha continuato a vincere su pista, ottenendo riconoscimenti importanti. Dopo il ritiro dalle competizioni, Pavan ha intrapreso una carriera diversa, laureandosi in costume e moda a Urbino. Si è trasferito per qualche anno in Inghilterra per poi tornare in Italia, dove si è dedicato alla progettazione di calzature di alta moda.
Nonostante avesse lasciato il ciclismo, il suo nome era noto e rispettato nel suo paese, Bannia, dove era considerato una figura simbolica. Il triste ritrovamento del corpo di Alessandro è stato una terribile sorpresa per il padre. Italo Pavan ha raccontato di aver cercato invano di contattare il figlio al telefono e, preoccupato, è andato a casa sua.
“La porta era chiusa, la casa sembrava vuota. Ho avuto un presentimento e ho chiamato i vigili del fuoco”, ha spiegato Italo, ancora sconvolto. “Non aveva alcuna malattia, stava bene, curava attentamente il suo fisico“, ha dichiarato il padre, che ora attende i risultati dell’autopsia per comprendere meglio le cause del decesso.
Lutto nel ciclismo, muore all’improvviso Alessandro Pavan
La scomparsa di Pavan ha suscitato grande commozione tra gli amici e i colleghi ciclisti. Fabrizio Borlina, dirigente del Gruppo Ciclistico Bannia, ha ricordato Pavan come una bandiera per la società. Borlina ha aggiunto che, pur cercando di riportare Alessandro nel ciclismo, non ci era mai riuscito.
Anche Denis Bertoldo, ex compagno di squadra e campione italiano, ha voluto ricordare Pavan. “Lo chiamavano il ‘principino’ per la sua classe e il suo stile“, ha dichiarato Bertoldo, ripercorrendo i successi condivisi. Pavan ha partecipato a due Mondiali con la maglia azzurra, nel 1988 e nel 1989, e aveva continuato a mantenere legami con il ciclismo.
La morte di Alessandro Pavan lascia un vuoto profondo nella comunità ciclistica e tra coloro che lo conoscevano. Il suo contributo al ciclismo e il suo spirito sportivo continueranno a essere ricordati con affetto e stima.
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