x

x

Vai al contenuto

Ciclismo in lutto: muore la giovanissima campionessa azzurra, una terribile tragedia

Una tragedia ha scosso il mondo del ciclismo italiano. Sara Piffer, una giovane promessa del ciclismo, è morta oggi, venerdì 24 gennaio, a soli 19 anni, dopo essere stata investita durante un allenamento a Mezzocorona, in Trentino. La ciclista, che si stava allenando sulla piana Rotaliana, fra Mezzocorona e Mezzolombardo, è stata coinvolta in un drammatico incidente che le è costato la vita.

L’incidente mortale è avvenuto attorno alle 11 di questa mattina. Secondo la prima ricostruzione, riportata dal Dolomiti, un’automobile ha investito Sara mentre si trovava sulla sua bicicletta, provenendo dalla direzione opposta. Il conducente ha effettuato un sorpasso azzardato che ha portato l’auto a invadere la corsia opposta, investendo in pieno la ciclista.

Il violento impatto ha sbalzato Sara dalla bicicletta, facendola cadere sull’asfalto. La forza dell’urto è stata tale che per la ragazza non c’è stato nulla da fare. Le autorità locali, la polizia della Piana Rotaliana Königsberg, stanno indagando sull’incidente per appurare i dettagli della manovra di sorpasso e per stabilire eventuali responsabilità.

L’elisoccorso è intervenuto tempestivamente, con una squadra medica specializzata nella speranza di poter rianimare la giovane ciclista e trasferirla d’urgenza in ospedale. Nonostante i ripetuti interventi, tra cui l’utilizzo di un defibrillatore, per Sara non c’è stato nulla da fare. È deceduta sul posto, lasciando un vuoto incolmabile tra chi l’amava e tra gli appassionati di ciclismo che avevano visto in lei un grande talento.

A fare compagnia a Sara durante l’allenamento c’era il fratello Christian Piffer, anch’egli ciclista. Fortunatamente, Christian è sopravvissuto all’incidente, ma ha riportato alcune ferite. Sara Piffer era una ragazza solare, talentuosa e innamorata del ciclismo. A soli 19 anni, era considerata una delle promesse del ciclismo azzurro. La sua morte ha suscitato un’ondata di dolore e commozione, non solo tra familiari e amici, ma anche tra gli atleti e i professionisti del ciclismo.

Ciclismo azzurro unito nel dolore

La sua morte richiama altri tragici incidenti che hanno coinvolto giovani ciclisti, come Matteo Lorenzi e Michele Scarponi. In queste ore, sono numerosi i messaggi di cordoglio che stanno arrivando alla famiglia di Sara, con gli amici, i compagni di squadra e i professionisti del ciclismo che hanno voluto ricordare la giovane atleta.

Una ragazza meravigliosa”, “un talento che il ciclismo perde troppo presto” sono alcune delle frasi che più si ripetono sui social. La morte di Sara è un dramma che riporta alla luce le difficoltà di chi, ogni giorno, si allena e gareggia sulle strade, spesso esposte a rischi troppo elevati. Il mondo del ciclismo trentino e nazionale piange una giovane vita spezzata troppo presto, e si stringe attorno alla famiglia Piffer, distrutta da questa tragedia.

Leggi anche:

Argomenti