Chiara Petrolini, la confessione involontaria sui due neonati: parole da brividi. Dopo che le azioni della studentessa di Traversetolo sono rimaste celate per più di un anno, il suo castello di bugie e sviamenti si sta via via sgretolando lasciando spazio ad una verità sconcertante. Una rivista dedicata all’approfondimento di notizie di cronaca nera si è occupata del caso pubblicando alcune dichiarazioni choc di Chiara Petrolini. (Continua a leggere dopo la foto…)
Chiara Petrolini: si attende la decisone dei giudici
Le parole da brividi di Chiara Petrolini sono state pubblicate in esclusiva dal Settimanale Giallo in edicola da oggi, giovedì 21 novembre, e riportate dal “Leggo”. Tali dichiarazioni, da quanto emerge, sono state incluse dai magistrati nella richiesta di custodia cautelare della la 22enne.
Petrolini risulta infatti ora accusata di omicidio pluriaggravato e soppressione dei cadaveri di due neonati da lei stessa partoriti in cameretta. Circostanze che per la procura di Parma e per il tribunale del Riesame richiederebbero la custodia in carcere. Questa è infatti la settimana decisiva per Petrolini che potrebbe dover attraversare le porte della cella o vedere accolto il ricorso dei suoi legali. Tuttavia, da quanto riporta Affari Italiani sarebbero poche le chance della ragazza di convincere i giudici a lasciarla ai domiciliari. (Continua a leggere dopo la foto…)
La confessione involontaria di Chiara Petrolini
In attesa delle decisioni dei giudici, l’attenzione resta focalizzata sui risultati degli esami sul corpo del primogenito, nato il 12 maggio 2024. Se per il corpo del secondo neonato ritrovato nel giardino della villetta è stato possibile effettuare alcune analisi, per il primo sono passati troppi mesi e di lui non rimangono che resti ossei. Il nodo più rilevante che resta da capire è se il piccolo fosse nato vivo o morto e se Chiara si fosse accorta dei o meno dei segni vitali. «Chiara ha confessato, involontariamente, di essersi resa conto della vitalità del bambino, tanto che ammetteva che non gli batteva più il cuore. Da questa frase si deduce che in un primo momento Chiara percepiva quel battito e l’anelito di esistere che significava». È questa l’analisi riportata dal Settimanale Giallo in merito alla vicenda e che evidenzierebbe una contraddizione tra le sue prime dichiarazioni e metterebbe in luce le responsabilità della studentessa.
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