Tra classifica e calendario si gioca tutto. La Champions League entra negli ultimi 180 minuti della League Phase e le italiane si trovano davanti a scenari molto diversi, divisi tra chi può già sorridere e chi dovrà sudare fino all’ultima azione. Con gennaio alle porte, la corsa ai playoff e agli ottavi passa da un calcolo semplice: capire quanti punti servono per andare avanti.
Il prezzo della Champions pesa sulla corsa scudetto⤵️https://t.co/7cIkGZDN7m
— InterNews24 (@news24_inter) December 12, 2025
Per l’Atalanta arrivano solo notizie rassicuranti. Le sconfitte di Pafos e Saint-Gilloise hanno certificato con due turni d’anticipo almeno il biglietto per i playoff. I 13 punti di Palladino danno margini enormi: con due vittorie a gennaio arriverebbero gli ottavi, senza dover guardare nessuno.
Il calendario aiuta: prima l’Athletic Bilbao a Bergamo, squadra che fuori casa ha raccolto solo un punto. Poi l’Union Saint-Gilloise in Belgio, formazione che in casa ha collezionato sconfitte una dopo l’altra, compreso il 4-0 subito dall’Inter. La Dea insomma resta padrona del proprio destino.
Per l’Inter il discorso è molto meno comodo. Le beffe negli ultimi minuti contro Atletico Madrid e Liverpool hanno tolto due punti pesanti e lasciato i nerazzurri a quota 12. Ora sono sesti grazie alla differenza reti, con la seconda miglior difesa della Champions: solo 4 gol incassati. (continua dopo la foto)

Ma gennaio non fa sconti. A San Siro arrivano l’Arsenal, poi la trasferta durissima a Dortmund. Per non scendere sotto il 24esimo posto basta un pareggio, ma per evitare i playoff serve un’impresa: vincerle entrambe e possibilmente aumentare la differenza reti.
C’è un incrocio curioso: non ci sono scontri diretti tra le prime nove. Tradotto: più squadre potrebbero arrivare a 18 punti e qualcuno rischia di restare fuori pur avendo fatto il massimo. I due punti persi contro Atletico e Liverpool potrebbero davvero pesare.
La Juventus, su sei gare, ha perso solo al Bernabeu. Il +2 nella differenza reti vale oggi il 17esimo posto, un gradino davanti a Galatasaray e Monaco. Rispetto alla 25esima piazza i bianconeri hanno tre punti di margine: una vittoria nelle ultime due basterebbe per blindare i playoff.
Champions League, la situazione delle italiane
Vincere alla penultima, poi, aiuterebbe anche il Napoli lasciando il Benfica fermo a 0 punti nel doppio confronto. Evitare i playoff appare complicato: l’ottavo posto dista tre punti e il traffico davanti è enorme. Meglio comunque portare via qualcosa anche dal campo del Monaco, per salire ancora e provare a schivare sorteggi scomodi come Barcellona o Marsiglia.
Il Napoli fuori casa ha raccolto solo dolori: tre trasferte, zero punti e dieci gol subiti. L’ultima a Lisbona, contro il Benfica, ha confermato la difficoltà degli azzurri lontano dal Maradona. Conte è 23esimo con 7 punti: oggi ai playoff affronterebbe la nona o la decima, cioè Liverpool o Dortmund.
La buona notizia è che ci sono due opportunità chiare. La prima è la più urgente: vincere a Copenaghen, con i danesi appaiati a quota 7. La seconda: confermare che il Chelsea, al Maradona, è battibile. L’anno scorso per entrare nei playoff servivano 11 punti. Logica vuole che battere il Copenaghen sia obbligatorio e che un pareggio con il Chelsea sia quantomeno consigliato. Perché stavolta, davvero, la qualificazione passa da quei tre punti in Danimarca.
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