
La trattativa per il passaggio di proprietà dell’Udinese al fondo americano Guggenheim Partners si è improvvisamente arenata nel giorno del previsto closing, senza che alcun accordo sia stato finalizzato.
Cessione Udinese bloccata
Ieri, a fronte dell’atteso incontro in Lussemburgo, non si è verificato alcun closing: le fasi decisive dell’operazione – stimata intorno ai 200 milioni di euro – non sono state completate, lasciando spazio a molte perplessità
Non sono state rese note le ragioni precise del ritardo; si ipotizza che siano emersi punti critici, forse inattesi, sui quali le parti devono ancora confrontarsi. Il risultato: serve tempo per risolvere ogni dettaglio. Tutte le parti coinvolte mantengono un atteggiamento di riservatezza, ma è evidente l’impegno di trovare una soluzione comune per far ripartire la trattativa. Tuttavia, l’allungarsi dei tempi fa crescere il sospetto che l’operazione possa essere compromessa.
Possibile ritorno ai Pozzo
Qualora il negoziato non riprendesse a breve, non è da escludere uno scenario in cui la famiglia Pozzo, con Gianpaolo alla guida, possa rimanere al comando del club, interrompendo così il passaggio al fondo statunitense.
Resta comunque aperta la strada per una ripartenza del dialogo, che potrebbe avvenire anche a campionato in corso, quando la società avrà una visione più chiara della propria configurazione sportiva.
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