x

x

Vai al contenuto

Caso Resinovich, le ultime rivelazioni di Sterpin: “Il movente? Riguarda Visintin”

Torna questa sera su Rete 4, come ogni venerdì, l’appuntamento con “Quarto Grado”, il programma di approfondimento condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, che avrà inizio alle 21.25. Al centro della puntata del 27 giugno 2025, i casi ancora irrisolti di Chiara Poggi e Liliana Resinovich. In particolare, la vicenda della donna scomparsa a Trieste si arricchisce di nuove dichiarazioni, fra cui quelle di Claudio Sterpin, l’amico speciale della 63enne. Parole che alimentano sospetti e tensioni, tra vecchie email, una poesia contestata e un clima giudiziario sempre più teso.

Claudio Sterpin, l’interrogatorio di fronte al gip

Cinque ore di interrogatorio per Claudio Sterpin, chiamato a testimoniare nell’ambito dell’incidente probatorio richiesto dalla pm Ilaria Iozzi. Di fronte al gip Flavia Mangiante, e alla presenza della procuratrice capo Patrizia Castaldini, Sterpin ha ribadito ancora una volta ciò che afferma da anni: «Sempre la stessa versione, perché la versione è una». Al centro dell’udienza, la sua relazione affettiva con Liliana Resinovich e il ruolo del marito Sebastiano Visintin, unico indagato per la morte della donna.

Sterpin non risparmia accuse: «Lui se n’è fregato di andarla a cercare perché sapeva che non sarebbe tornata». E rincara: «Sa tutto quello che è successo. L’ho dichiarato più volte e lo dirò anche in punto di morte». Parole pesanti, che rimbalzano con forza nel processo mediatico intorno alla morte della 63enne triestina. A domanda diretta su chi possa essere l’assassino, Sterpin risponde: «Domanda da 100 miliardi, io posso avere sospetti ma niente di più».

L’amore, la poesia e il mistero: «Tua Lilly» e il messaggio premonitore

Tra i documenti discussi e diffusi nelle ultime ore c’è anche una poesia inviata via mail da Liliana a Sterpin pochi giorni prima della scomparsa. Il testo, firmato «tua Lilly», recita: «Quando non mi vedrai, quando non ci sarò più, chiudi gli occhi e cercami fra i tuoi ricordi». Un passaggio che, a posteriori, appare a Sterpin «una stretta al cuore», quasi un testamento spirituale.

Ma la poesia non è originale. Si tratta infatti di un componimento attribuito a Francesco Versace, pubblicato online già nel 2017. «Liliana deve averla trovata così com’è e non ha fatto nient’altro che girarmela», ha spiegato Sterpin a TriestePrima. L’avvocato Federica Obizzi, legale della nipote di Liliana, sottolinea: «È solo uno dei tanti contenuti condivisi tra loro. Conferma il legame intimo ma non può essere letto come un addio o una premonizione».

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Argomenti