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Il campione di Serie A dal coma al risveglio: “Cosa mi è successo”

Tra il letto e il campo, l’Inter sempre nel cuore

La passione per il calcio, e soprattutto per l’Inter, non lo ha mai abbandonato. Anche nel letto d’ospedale, anche ora che le forze vanno e vengono, Beccalossi segue le partite “a sprazzi” sul telefonino. E quando la figlia gli chiede chi vincerà tra Inter e Barcellona, la risposta è secca, senza esitazioni: “Inter, ovvio”. Tra due giorni compirà 69 anni, e in molti si augurano che quel compleanno possa essere il primo di una nuova vita. Una vita in cui il campione torni a sorridere davvero, senza sforzo. Magari anche a camminare, parlare, scherzare come prima. E, chissà, un giorno anche a raccontare lui stesso questa lunga partita contro l’oscurità.

Un cammino fragile, ma pieno di luce

Non è finita. Ma è un inizio. Un inizio lento, faticoso, ma che ha il sapore della speranza e della resilienza. Chi lo ha amato da calciatore lo riconosce anche oggi: nei gesti rallentati, nel carattere tenace, nella battuta pronta che ogni tanto torna a farsi sentire. Quella luce negli occhi, che nessun coma ha potuto spegnere, è lì. Basta guardarla da vicino per sapere che non si è mai arresa.

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