Le vie di fuga
Proseguendo Tozzi spiega che le vie di evacuazione sono presenti “perché se ci fosse una tremenda eruzione lì non potresti più tornare. Semmai potremmo obiettare sulle esercitazioni che sono state poche perché la gente non le vuole fare“. Eppure gli amministratori locali “hanno consentito l’inconsentibile. A un certo punto bisognava dire stop alle costruzioni e all’arrivo di altre famiglie, ricordandoci che sono posti pericolosi, e che nel 1538 è nato da sotto la zappa il Monte Nuovo. E invece continuiamo a far finta di nulla“.