Agganciato. Antonio Conte torna da Firenze con un solo punto, vedendone sfumare due a pochi minuti dal fischio finale grazie a un gran gol di Dusan Vlahovic. L’Inter si ritrova quindi prima, ma insieme alla Juventus del nuovo tridente delle meraviglie, varato da Maurizio Sarri dall’inizio contro l’Udinese. Se da una parte Cristiano Ronaldo si prende la scena con una doppietta, dall’altra Romelu Lukaku e Lautaro Martinez fanno un passo indietro.
Una settimana infernale quella vissuta dai nerazzurri, eliminati dalla Champions e ora raggiunti dai rivali bianconeri. Le scusanti, però, ci sono tutte: rosa poco profonda, infortuni e quindi inevitabile stanchezza di diversi giocatori costretti a scendere in campo ogni tre giorni. Solo il mercato può dare linfa vitale a un’Inter che, adesso, rischia di diventare meno sicura di quanto non fosse appena una settimana fa. Sette giorni senza vincere: due pareggi (Roma e Fiorentina) intervallati da un ko (Barcellona).
Il black-out nel finale
Dopo sette trasferte vinte, l’Inter si ferma a Firenze. A un passo dal record del Milan (1992-93) e della Juventus (2018-2019), arrivate a otto. Non è bastato il vantaggio firmato dall’ex che non ti aspetti, Borja Valero. Un record sfumato al 92’, sul sinistro beffardo di Vlahovic. Un segnale preoccupante, perché l’ultima cosa che ci si aspetta da una squadra allenata da Conte è vederla subire un gol in contropiede, in vantaggio di una rete, nel secondo minuto di recupero.
Inevitabile, questa volta, soffermarsi sui cambi: Matteo Politano perde palla in attacco, Diego Godin sbaglia l’intervento. Cosa vuol dire? Che a questa squadra mancano le alternative in grado di sopperire a infortuni, senza abbassare la qualità, facendo tirare il fiato a chi gioca quasi sempre.
Col Genoa senza Brozovic e Lautaro
In attesa del posticipo della Lazio, di scena a Cagliari, l’Inter e la Juventus hanno un vantaggio di sei lunghezze sui biancocelesti, che hanno dalla loro il miglior attacco e la seconda miglior difesa (proprio dietro a quella dell’Inter). Il club interverrà sul mercato, ma prima è fondamentale ritrovare la vittoria prima della sosta. A San Siro il 21 dicembre arriverà il Genoa dell’ex Thiago Motta, in piena crisi nonostante il cambio in panchina.
Conte, però, avrà i suoi problemi. Oltre a Barella e Sensi, infatti, non ci saranno gli squalificati Brozovic e Lautaro. Spazio dunque nuovamente a Borja Valero e a uno tra Politano ed Sebastiano Esposito. L’obiettivo è salvare il Natale, quindi il primo posto, ma non sarà affatto semplice. “Dispiace aver preso gol così, praticamente in contropiede – ha spiegato Conte a fine partita –, dobbiamo essere più precisi. Ma è pur vero che è un periodo che giocano sempre gli stessi, è inevitabile che qualcosa a livello di stanchezza si paghi. Lukaku e Lautaro? Stanno giocando sempre, posso solo ringraziarli. Avrebbero bisogno di rifiatare, ma non possiamo permettercelo”.
Vidal e De Paul in cima alla lista
Conte è stato chiaro: con questa rosa non si può vincere lo scudetto. Palla alla società, che fondamentalmente è d’accordo con il tecnico. Tanto da aver fissato nei prossimi giorni i primi incontri con Fernando Felicevich e Augustin Jimenez, rispettivamente procuratori di Arturo Vidal e Rodrigo De Paul. Alla ripresa, infatti, l’Inter affronterà Napoli e Atalanta: vorrà farlo con almeno un nuovo centrocampista.
Il cileno è sempre meno coinvolto nel progetto Barcellona, l’argentino cerca da tempo la grande occasione in un top club (e l’Udinese vuole fare cassa). Il terzo nome non è più un mistero: Dejan Kulusevski piace, ma è difficile strappare lo svedese dell’Atalanta in prestito al Parma. Certo è che Marotta e Ausilio dovranno mettere mano al portafoglio per provare l’all-in e scucire lo scudetto dalla maglia di CR7 e compagni.