
L’estate 2025 si sta confermando una delle più dispendiose nella storia del calciomercato, con i club di Premier League protagonisti assoluti. Al 31 luglio, il Liverpool guida la classifica delle spese con oltre 300 milioni di euro investiti, tra cui spiccano i colpi Wirtz ed Ekitikè, entrambi sopra quota 90 milioni. Anche il Manchester United rilancia l’ennesimo progetto di ricostruzione, puntando su Matheus Cunha e altri innesti costosi. La strategia è chiara: investire per tornare competitivi subito. Meno attivi, finora, i top club di Liga e Serie A. Il mercato inglese, invece, continua a dominare con cifre record.
Martin Zubimendi (Arsenal)
Tra i nomi più ambiti del panorama europeo, Martin Zubimendi rappresenta un colpo di assoluta qualità per qualsiasi club perché porta esperienza ed equilibrio in mediana. Cresciuto nella cantera della Real Sociedad, il classe ’99 ha conquistato il centrocampo con intelligenza tattica, pulizia tecnica e visione di gioco.
Nonostante un profilo poco appariscente rispetto ai fantasisti o agli incursori, il suo apporto è spesso determinante, soprattutto nella costruzione dal basso e nel controllo dei ritmi. A 26 anni è nel pieno della maturità calcistica e ha già collezionato presenze importanti anche in campo europeo. Precisione nei passaggi, pochissime palle perse e una costanza che lo rende affidabile in ogni fase del gioco.
A volerlo fortemente è stato Arteta che stravede per lui da tempo. Per accontentare il proprio tecnico l’Arsenal ha dovuto sborsare 70 milioni di euro, quarto acquisto più costoso della storia dei Gunners. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Matheus Cunha (Manchester United)
La firma di Cunha rappresenta il primo grande colpo estivo di Ruben Amorim, con l’obiettivo di rinforzare drasticamente il settore offensivo dei Red Devils dopo una stagione deludente e ridare slancio alla squadra in vista della nuova annata.
Matheus Cunha continua a dimostrare di essere un attaccante poliedrico, capace di adattarsi a vari ruoli nel reparto offensivo. Classe 1999, il brasiliano ha trovato la sua dimensione in Premier League dopo esperienze altalenanti con Hertha Berlino e Atlético Madrid. L’approdo al Wolverhampton lo ha visto trasformarsi in un punto di riferimento offensivo, alternando fasi da seconda punta a compiti da centravanti di movimento.
Dotato di ottima tecnica individuale, agilità e rapidità nei primi metri, Cunha riesce a creare superiorità numerica e a collegare il centrocampo con l’attacco. I suoi numeri parlano chiaro: 31 gol e 14 assist in due stagioni. Il Manchester United ha deciso di investire su di lui 74 milioni di euro. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Bryan Mbeumo (Manchester United)
L’attaccante franco-camerunese, classe 1999, ha costruito la sua ascesa nel Brentford, rivelandosi fondamentale per la permanenza dei londinesi in Premier League. Il suo mix di velocità, fisicità e senso del gol lo rende perfetto per il calcio moderno, che richiede ali capaci sia di attaccare la profondità sia di coprire con generosità. I numeri offensivi sono in costante crescita e nell’ultima annata hanno portato 20 gol e 9 assist al Brentford.
Dribbling riusciti, gol, ma anche una grande attitudine al sacrificio. Nell’ultima stagione ha spesso guidato l’attacco in assenza di Ivan Toney, mostrando personalità e leadership. La sua capacità di partire largo e accentrarsi con il sinistro per concludere è diventata una delle armi tattiche principali del Brentford, e ha attirato l’attenzione di club di livello superiore.
Inoltre, la sua duttilità gli permette di essere schierato anche come seconda punta o in un attacco a due. Il Manchester United non ha avuto problemi a tirare fuori 75 milioni di euro per assicurarsi un esterno in grado di fare la differenza e, magari, risollevare i Red Devils da annate difficili. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Hugo Ekitikè (Liverpool)
Dopo aver mostrato lampi di talento al Reims, il suo passaggio al Paris Saint-Germain è stato condizionato da scelte tecniche, concorrenza e poca continuità. Tuttavia, l’attaccante francese classe 2002 resta un prospetto interessante per fisicità, tecnica e potenziale offensivo. Alto 1.90 cm ma dotato di ottima coordinazione, Ekitikè abbina l’eleganza nei movimenti a una buona capacità di finalizzazione, anche se ancora incostante.
La sua giovane età giustifica una certa incostanza di rendimento che potrà essere migliorata ad Anfield. L’attaccante francese ha brillantemente contribuito alla stagione dell’Eintracht Francoforte con 22 gol e 12 assist in 48 presenze. I Reds hanno investito 90 milioni di euro più altri 5 legati ai bonus.
Ekitikè ha bisogno di fiducia, minutaggio e un sistema di gioco che lo valorizzi come attaccante centrale o seconda punta. Questo affare ribadisce l’ambizione del Liverpool di rinforzare sia la linea offensiva che quella difensiva, proiettandosi con fiducia verso la nuova stagione sotto la guida di Arne Slot. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Florian Wirtz (Liverpool)
Il trequartista del Bayer Leverkusen ha incantato in Bundesliga con prestazioni da veterano e una maturità tattica fuori dal comune. Dopo un grave infortunio che ne ha rallentato la crescita, Wirtz è tornato a livelli altissimi, guidando il Leverkusen nella storica cavalcata che ha portato il club ai vertici del calcio tedesco. Dotato di tecnica sopraffina, visione di gioco e capacità di giocare tra le linee, è un classico numero 10 che sa essere decisivo anche in zona gol. La sua intelligenza calcistica gli consente di interpretare vari ruoli: può agire da mezzala avanzata, esterno creativo o regista offensivo.
Il tedesco ha firmato un contratto quinquennale fino al 2030 dopo aver superato le visite mediche all’AXA Training Centre. L’operazione ha un costo totale di circa 150 milioni di euro compresi bonus, rendendolo il terzo trasferimento più costoso nella storia del calcio, alle spalle solo di Neymar e Mbappé.
Leggi anche:
- Serie A, svolta storica: nuove regole per partite rinviate e interrotte. Tutte le novità dal 2025
- Joao Felix delude ovunque, ma viene sempre ceduto a prezzi altissimi: ora va in Arabia, le cifre
- Samuele Ricci: carriera del rossonero che impara da Modric