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Calcio italiano in lutto, addio al famoso giocatore e allenatore: se ne va una voce unica

Il mondo del calcio italiano è in lutto per la scomparsa di Aldo Agroppi, morto all’età di 80 anni nella mattina di giovedì 2 gennaio all’ospedale di Piombino, città in cui era nato il 14 aprile del 1944. Ricoverato da qualche giorno, Agroppi lascia un vuoto immenso in chi ha vissuto e amato il calcio. La sua carriera, da giocatore, allenatore e commentatore, ha attraversato decenni di storia sportiva.

Cresciuto nelle giovanili del Piombino, Aldo Agroppi è ricordato soprattutto per le sue 278 presenze con la maglia granata del Torino, squadra con cui esordì in Serie A il 15 ottobre 1967. Simbolo del Toro, Agroppi fu tra i protagonisti del celebre scudetto del 1975/1976, un trionfo storico che ancora oggi è vivo nella memoria dei tifosi granata.

Sul suo legame con il Torino, Agroppi disse: “La mia vita in maglia granata è stata meravigliosa e non ho rimpianti per non aver giocato in grandi club”. Dopo aver lasciato il calcio giocato, Agroppi si è fatto apprezzare come allenatore, guidando squadre di primo piano.

Tra i suoi successi spicca la promozione in Serie A del Pisa nella stagione 1981/1982, sotto la guida del presidente Romeo Anconetani. Agroppi ha poi allenato la Fiorentina in Serie A, oltre a Perugia, Padova e Como, lasciando ovunque il segno con la sua passione e determinazione.

Conclusa la carriera in panchina, Agroppi è diventato una figura di riferimento come opinionista televisivo. I suoi interventi, spesso ironici e schietti, gli hanno garantito un posto speciale nel cuore degli appassionati, anche grazie alle sue collaborazioni con la Rai.

La salma di Aldo Agroppi sarà portata intorno alle 11 alla sala del commiato della Pubblica Assistenza di Piombino, dove amici, tifosi e familiari potranno rendergli omaggio. Con la scomparsa di Agroppi, il calcio italiano perde un uomo che ha incarnato l’essenza di questo sport: passione, talento e amore per i colori che ha sempre rappresentato con orgoglio.

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