
In un’eco assordante che ha attraversato l’Atlantico, il Botafogo ha compiuto un’impresa memorabile al Mondiale per Club 2025, sconfiggendo nientemeno che il Paris Saint-Germain, fresco campione d’Europa.
Questa vittoria per 1-0, maturata nella seconda giornata del gruppo B grazie alla rete di Igor Jesus a Pasadena, California, non è stata solo un trionfo sportivo per il club brasiliano, ma anche il catalizzatore di un’insolita provocazione rivolta all’Inter.
Un trionfo inatteso
Il Botafogo, affrontando un Paris Saint-Germain stellare e reduce da una schiacciante vittoria per 5-0 sull’Inter nella finale di Champions League di poche settimane prima (quando i nerazzurri erano ancora guidati da Simone Inzaghi), ha ribaltato ogni pronostico. La capacità della squadra brasiliana di tenere a bada la potenza offensiva di Luis Enrique e di trovare il gol decisivo ha rappresentato un risultato di portata storica. Questo successo non solo ha proiettato il Botafogo in una posizione di rilievo in questa inedita e ricchissima edizione del Mondiale per Club negli Stati Uniti, ma ha anche scatenato l’euforia tra i numerosi tifosi brasiliani accorsi a sostenere la squadra.
Il Coro virale che bbeffeggia l’Inter
È stato proprio tra questi festeggiamenti che è emerso un elemento destinato a fare il giro del web: un coro intonato dai tifosi del Botafogo. Con un riferimento esplicito e irriverente, le voci dal Brasile hanno tuonato: “O Botafogo não é a Inter!” (Il Botafogo non è l’Inter!). Questo canto, catturato in un video rapidamente diventato virale su X (precedentemente Twitter), ha gettato una luce inaspettata sulla rivalità calcistica, accostando la gloriosa ma recente débâcle dell’Inter in Champions League al trionfo del Botafogo. La chiosa è particolarmente pungente, considerando che l’Inter, ora sotto la guida di Cristian Chivu dopo il trasferimento di Simone Inzaghi all’Al-Hilal in Arabia Saudita, si trova a digerire non solo la sconfitta in finale, ma anche questo scherno internazionale.
Questo episodio trascende la semplice cronaca sportiva, trasformandosi in una narrazione ricca di significati. La vittoria del Botafogo non è solo il simbolo della resilienza e della capacità del calcio sudamericano di competere ai massimi livelli, ma anche un monito. È un promemoria che nel calcio, come nella vita, la sconfitta di un giorno può diventare la cornice per la gloria di un altro, e che le gerarchie possono essere sovvertite nel modo più inaspettato. Il coro dei tifosi brasiliani, apparentemente un semplice sfottò, si è rivelato un commento sarcastico sull’effimera natura del successo e della sconfitta, un grido che lega indissolubilmente il trionfo di Pasadena al ricordo amaro di Istanbul. In definitiva, questa partita non è stata solo una vittoria per il Botafogo, ma un capitolo di una narrazione calcistica globale che continuerà a essere discussa e analizzata, specialmente a Milano.
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