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Bologna-Monaco 0-1, Kehrer gela il Dall’Ara all’87’: terza sconfitta di fila per i rossoblu

Bologna-Monaco 0-1, la squadra di Vincenzo Italiano incassa la terza sconfitta consecutiva in Champions League, questa volta per mano del Monaco. Al Dall’Ara a decidere la partita è stato un gol di Thilo Kehrer all’87’, che ha lasciato la squadra emiliana senza punti e ancora a secco di reti segnate nella competizione.

Il Bologna è partito con un buon ritmo, provando a sfruttare il supporto del pubblico di casa. Il primo tentativo è arrivato dai piedi di Miranda, il quale, dopo una buona azione corale, ha calciato alto. Poco dopo, il Monaco ha risposto con un’azione pericolosa orchestrata da Ben Seghir per Embolo, che ha concluso con un tiro diagonale, deviato in modo miracoloso da Skorupski prima che il pallone finisse sul palo, negando il vantaggio agli ospiti.

La squadra di Italiano ha avuto un’altra chance con Fabbian, su assist di Ndoye, ma il tiro è stato deviato in angolo. Il Monaco ha trovato il gol con Singo, ex Torino, ma l’arbitro ha annullato la rete dopo aver verificato un fallo su Skorupski. Anche il Bologna ha avuto un gol annullato: al 42’, Castro ha segnato con un preciso diagonale, ma l’esultanza è stata fermata dall’arbitro, che ha segnalato un fuorigioco di Ndoye nell’azione.

Il ritmo del secondo tempo è calato notevolmente, con il Bologna che ha fatto diversi cambi per cercare la svolta, inserendo Pobega, Orsolini e Dallinga. Tuttavia, la squadra non è riuscita a creare vere occasioni da gol, faticando ad arrivare in area con pericolosità. Il Monaco, più paziente e cinico, ha colto l’occasione a pochi minuti dalla fine: su un calcio d’angolo dalla sinistra, Kehrer ha approfittato di un errore difensivo di Beukema, che ha mancato l’intervento di testa, segnando il gol della vittoria per i monegaschi.

Con questa sconfitta, il Bologna resta a un punto in classifica, ancora alla ricerca del primo gol nella competizione. Italiano dovrà lavorare sull’aspetto offensivo e sulla concretezza della squadra, che, pur costruendo occasioni, non riesce a finalizzare. La situazione diventa sempre più complicata per i felsinei, che ora sono chiamati a reagire per mantenere vive le speranze di proseguire il loro cammino europeo.

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