Mario Balotelli, doppio ex di Inter e Liverpool, si racconta a Clarence Seedorf per Prime Video tra ricordi, progetti e sogni futuri. L’attaccante italiano, protagonista nella storica cavalcata Champions del 2010 con i nerazzurri, riflette sull’importanza di quella vittoria.
Ritorno in Serie A, Balotelli vuota il sacco: ha confermato tutto https://t.co/E1MiE7VSJm pic.twitter.com/loMLzEu83w
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“Quando sei giovane pensi al futuro, poi realizzi quanto valga alzare la Champions. Non è stato facile, serviva lo spirito giusto anche fuori dal campo. Mourinho non mi fece giocare la finale, ma contava vincerla, non scendere in campo”.
SuperMario ha le idee chiare sul presente: “Mi sto allenando con una squadra locale bresciana, il Carpenedolo, in Eccellenza. Aspetto sempre una chiamata dalla Serie A. Se non ci sarà, valuterò offerte dall’estero. Mi fermerò solo quando deciderò io, non sarà qualcun altro a impormi il ritiro“. Balotelli si sente ancora pronto a giocare: “Il calcio oggi è più fisico e con meno qualità rispetto al passato, ma io sento di poter ancora dire la mia“.
Il ritorno in campo a pochi mesi dal Mondiale non è casuale: “Tutti sappiamo cosa significa giocare un Mondiale. È solo un sogno, ma lo sogno sempre, lo sognerei anche a 50 anni“. Balotelli mantiene viva l’ambizione di rientrare in Nazionale e partecipare alla competizione più importante.
Non solo calcio: Balotelli punta anche a curare la propria immagine. “A breve partirò con un podcast e in futuro parteciperò a eventi con gli sponsor. Prima non mi piaceva, ora lo farò“. L’attaccante continua così a costruire il suo percorso anche lontano dal rettangolo di gioco, unendo passione, memoria e progetti futuri.
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