
Atalanta, aria di contestazione. “Gasperini e società avanti insieme per far sognare questa città”: uno striscione comparso nella notte a Zingonia ha dato voce a un sentimento che accomuna i tifosi atalantini. Il popolo nerazzurro non vuole perdere il suo condottiero dopo nove stagioni indimenticabili e lo straordinario successo in Europa League.
GASPERINI SCEGLIE LA ROMA! SETTIMANA DELLA TRAGEDIA JUVENTUS! E SU TUDOR VI DICO QUESTO…https://t.co/AWReZXyVvG pic.twitter.com/3hZvP9rDGV
— Luca Toselli (@toselluc) May 30, 2025
Ma Gasperini sembra ormai destinato a un’altra panchina, probabilmente la Roma o la Juventus (nelle ultime ore il club giallorosso sembrerebbe tornato in netto vantaggio). Perciò la società orobica è pronta a voltare pagina, non vuole farsi trovare impreparata. E spuntano i nomi del possibile sostituto di Gasp, fra cui una vecchia conoscenza del nostro calcio.
Gasperini si è incontrato giovedì a Firenze con i dirigenti della Roma. Le parti hanno trovato un’intesa su durata del contratto e ingaggio, ma non sulle garanzie tecniche. La Juventus, invece, si sta muovendo dopo il “tradimento” di Antonio Conte. In casa Atalanta, il vertice con i giallorossi ha lasciato strascichi: la dirigenza è irritata per il faccia a faccia con un’altra società prima di dare la risposta definitiva alla Dea.
La società bergamasca ha deciso di averne abbastanza e ha scelto di chiudere con il tecnico degli ultimi 9 anni, e ha anche puntato il suo successore. In pole c’è Stefano Pioli, tecnico esperto e già campione d’Italia col Milan nel 2022, ora legato all’Al-Nassr ma reduce da una stagione deludente. Il suo profilo garantirebbe solidità e gestione dello spogliatoio, due qualità molto apprezzate a Bergamo.
Dietro di lui ci sono Thiago Motta e Raffaele Palladino, fresco di dimissioni a sorpresa dalla Fiorentina. Ma per la scelta definitiva si aspetterà la risoluzione del contratto con Gasperini, attesa per l’inizio della prossima settimana.
Nel frattempo, i tifosi non mollano. venerdì sera alle ore 20 ci sarà un ritrovo in piazza Matteotti con l’obiettivo di convincere società e tecnico a ricucire. La curva ha diffuso un comunicato accorato: “È davvero così difficile trovare un punto d’incontro tra la società più vincente della nostra storia e il condottiero che ci ha portati dove non avremmo mai pensato di arrivare?”
Un terzo manifesto, affisso alla sede dell’Atalanta, ha voluto ricordare stagione per stagione i risultati ottenuti sotto la guida di Gasperini. Stephen Pagliuca, proprietario del club, è finito nel mirino dei tifosi con un altro striscione: “Pagliuca: l’Atalanta non è plusvalenza, merita passione, rispetto e presenza”.
Ecco il cuore della protesta: non solo nostalgia per il tecnico, ma la richiesta di un progetto che non rovini l’identità e la forza che la squadra ha saputo raggiungere in questi anni.
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