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Andrea Sempio, la nuova (difficile) vita da indagato: cos’è costretto a fare

La sua routine: yoga, silenzio e piante grasse

Dietro il volto di un presunto indagato si nasconde una vita solitaria e metodica. Andrea si sveglia presto ogni mattina e cerca di trovare un equilibrio interiore con yoga e meditazione. Niente farmaci, solo controllo mentale. Vive da solo, si prende cura della casa e delle sue piante grasse, prima di iniziare il turno di lavoro. Se una collega ha bisogno di una mano, si trattiene anche oltre l’orario. Poi rientra, si concede una passeggiata in campagna, si lava e legge. Niente televisione: per vedere un film usa il computer. «È sempre stato così: gentile, pacato, il paciere del gruppo. Lo chiamavamo Gandhi», racconta ancora Taccia, convinta della sua innocenza.

L’impronta sul muro, il foglietto e i sospetti

Eppure, le accuse contro di lui non si fermano. C’è chi sostiene che dietro quella calma apparente si celi una freddezza pericolosa. L’impronta trovata sul muro, secondo gli inquirenti, rappresenterebbe la prova schiacciante. Ma Andrea nega con forza: «Dice che se è di sangue, non può essere la sua». E a proposito del foglietto in cui avrebbe scritto di aver fatto “cose brutte, inimmaginabili”, la legale chiarisce: «È una frase che può aver scritto in una giornata no. Quando è giù, scrive tutto in un diario. Non si può usare una frase emotiva come prova di colpevolezza».

Nessuna fidanzata e amici tenuti a distanza

Anche i legami personali stanno lentamente svanendo. Andrea non ha una fidanzata e da tempo frequenta poco anche gli amici. Non per scelta, ma per non metterli in imbarazzo. «Non vuole metterli in difficoltà, sa che essere associati a lui ora può essere un peso», spiega la legale. L’isolamento è diventato parte della sua sopravvivenza, tra cambi di sede improvvisi, occhi puntati addosso e l’ombra lunga di un’accusa mai completamente dissolta.

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