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Andrea Purgatori, sale il numero degli indagati dopo la morte del giornalista

L’incidente probatorio determinerà le cause della morte di Purgatori

Sulle cause del decesso di Andrea Purgatori sorge ora un’altra ipotesi: visto l’inesistenza della metastasi, la morte del giornalista potrebbe essere stata causata da un’infezione al cuore diagnosticata troppo tardi. Per far luce su questa eventualità altri due medici sono finiti nel mirino dei pm capitolii. Così si alza a quattro il numero degli iscritti al registro degli indagati. Oltre al professore Gianfranco Gualdi e al suo assistente, Claudio Di Biasi, nel registro sono finiti anche Maria Chiara Colaiacomo, sempre dell’équipe di Gualdi, e il cardiologo Guido Laudani. Il 21 marzo è fissato l’incidente probatorio per stabilire le cause della morte intrecciando i diversi dati dell’autopsia e delle cartelle cliniche di Purgatori. La famiglia del giornalista, assistita dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni, attende con impazienza di fare finalmente emergere la verità e poter mettere un punto a questo doloroso capitolo.