
Durante la notte tra il 10 e l’11 agosto, una situazione di emergenza sanitaria ha coinvolto Amos Bocelli, figlio primogenito del celebre tenore Andrea Bocelli, nella rinomata località di Porto Cervo. Dopo aver consumato un panino in un chiosco nei pressi di un noto locale della Costa Smeralda, il trentenne ha iniziato ad accusare un malessere improvviso, che inizialmente sembrava di lieve entità.

Emergenza sanitaria a Porto Cervo: Amos Bocelli colto da malore
Con il passare delle ore, tuttavia, il quadro clinico si è aggravato. Amos ha manifestato dolori addominali acuti e nausea persistente, sintomi che hanno destato preoccupazione tra i presenti per la possibile correlazione con recenti casi di intossicazione alimentare registrati in Sardegna. In particolare, alla Fiesta Latina di Monserrato (provincia di Cagliari), otto persone erano state ricoverate pochi giorni prima per sospetto botulismo dopo aver consumato guacamole; una donna di 38 anni è poi deceduta a Cagliari ed un bambino di 11 anni è stato trasferito in condizioni gravi all’ospedale Gemelli di Roma.

Trasporto in ospedale e accertamenti clinici
Amos Bocelli è stato accompagnato all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia dal padre Andrea Bocelli, che ha assistito personalmente il figlio nelle fasi più critiche dell’emergenza. Il personale medico si è immediatamente attivato per sottoporre il paziente a una serie di esami specialistici volti a individuare la causa del malore.
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