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Alex Marangon, lo straziante appello dei genitori

Sulla morte di Alex Marangon, il barista 25enne di Marcon (Venezia) scomparso il 30 giugno e il cui corpo è stato trovato in un isolotto del fiume alle Grave di Ciano lo scorso 2 luglio dopo un rito sciamanico a Vidor, sono aperte ancora tutte le ipotesi, compresa la caduta dall’alto che, tuttavia, l’autopsia svolta dai medici legali, tenderebbe a escludere. Sabato 13 luglio due le cerimonie che si sono tenute in mattinata, una religiosa e una laica, per ricordare il giovane. Un saluto particolare, fuori dagli schemi, tra musica e fumogeni. Un addio quasi festoso, come Marangon avrebbe voluto .I genitori del ragazzo cercano ancora risposte e poche ore fa è arrivato lo straziante appello.

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Cosa ha preso?

Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, i genitori di Alex hanno raccontato che conoscevano le abitudine del proprio figlio e dell’uso di sostanze che prendeva quando partecipava a questo tipo di rave: “Sapevamo che in queste occasioni aveva già assunto la pianta ayahuasca che aiuta a prendere contatto con le proprie parti più profonde. Ci aveva fatto vedere sul braccio tre puntini dove gli avevano applicato il Kambo, il muco di una rana amazzonica utilizzato per rafforzare il sistema psicofisico”. Il papà Luca, la mamma Sabrina e la sorella Giada dicono che lui li aveva “tranquillizzati dicendo che gli organizzatori Zuin e Marchetto sapevano quello che facevano e che c’era sempre qualcuno vigile, ma l’ultima volta il ritiro era più costoso ed era previsto qualcosa di speciale che ancora oggi non sappiamo

A Repubblica i genitori spiegano: “Lui stesso ci aveva detto che sarebbe stato tosto. Vorremmo che gli organizzatori ci dicessero davvero che cos’hanno fatto e che cos’hanno assunto perché ci sentiamo presi in giro quando sentiamo che è stata data solo una purga.” (continua dopo la foto)

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Lo straziante appello dei genitori

La famiglia Marangon confida nelle indagini, ma chiedono “che si faccia l’esame del capello a chi ha partecipato” E poi, ” se il ritiro era legale, perché non sono rimasti tutti ad aspettare i soccorsi?». Intanto l’ipotesi della caduta non pare essere la pista giusta per i genitori di Alex. Secondo loro “qualcuno dice che Alex si sarebbe sentito male e si sarebbe messo a correre nel buio, altri che hanno sentito un tonfo e un grido secco. C’è chi ha detto che Alex si sarebbe nascosto impaurito dall’arrivo delle forze dell’ordine domenica mattina. Alex era sincero e schietto. Ci fa arrabbiare chi lo vuole dipingere in questo modo. Queste versioni comunque non concordano con i risultati dell’autopsia. In ogni caso, possibile che si sia aspettato oltre tre ore prima di chiamare i soccorsi?