Con il calcio di inizio di Brasile-Bolivia, oggi prende il via ufficialmente la Coppa America 2019. Ma la 46ª edizione della competizione che spesso viene parificata al ‘nostro’ Campionato Europeo di calcio presenta qualche novità. Di nuovo, per altro, dopo una edizione straordinaria e la storica doppietta del Cile. Per la quinta volta a ospitare il torneo sarà proprio il Brasile, che ovviamente sogna di vedere la propria nazionale in campo nella finale del Maracaná del prossimo 7 luglio.
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Brasile favorito, anche se…
E i verdeoro sono una volta di più i favoriti per la vittoria finale. La maggior incognita? Il fattore Neymar Jr. Il giocatore del PSG, infatti, non sarà in campo a causa dell’infortunio patito nell’amichevole contro il Qatar del 5 giugno scorso. Ma che questo possa essere uno svantaggio o meno sarà tutto da vedere. In fondo il rapporto del fuoriclasse con i suoi tifosi è da sempre piuttosto turbolento. A sperare che i carioca possano essere indeboliti da questo aspetto sono ovviamente gli avversari. In primis Argentina e Uruguay… A meno di sorprese da parte del Cile e dalla Colombia.
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I campioni uscenti e quelli più attesi
Dopo aver vinto per la prima volta la Copa nel 2015, la Roja cilena ha realizzato uno storico bis nell’edizione 2016 che celebrava il centenario della CONMEBOL e della stessa competizione. Oggi, sotto la guida tecnica del colombiano Reinaldo Rueda, quel fuoco sembra essersi spento. E la mancata qualificazione a Russia 2018 potrebbe non esser stato un caso, nonostante la verve di campioni come Alexis Sánchez e Arturo Vidal.
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Chi a quei mondiali ha fatto un’ottima figura è invece la ‘Celeste‘ degli uruguagi Oscar Washington Tabare, Cavani e Suárez. I charrúa sono la nazionale con il maggior numero di titoli – 15, contro i 14 dell’Argentina e gli 8 del Brasile – e non sarebbe strano vederli festeggiare alla fine. Argentina permettendo, visto che la Albiceleste punterà forte su questa occasione per riuscire a vincere qualcosa nell’epoca Messi. Le incognite sono molte, soprattutto sul piano del gioco e dell’equilibrio di squadra, ma dopo le ultime due finali perse contro il suddetto Cile la voglia di rivincita non manca.
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Che Coppa America sarà?
Qualcuno sembra puntare su una grande prova dei Cafeteros della Colombia e della Vinotinto venezuelana. Ma se i primi hanno chiuso la fase di preparazione con una convincente vittoria contro il Perù (la ‘Rojiblanca‘, tanto per continuare con i soprannomi delle varie nazionali), il Venezuela ha una tradizione decisamente negativa da superare. Faranno la storia? I giovani della Tricolor dell’Ecuador confermeranno la vittoria del recente Sub 20? E cosa attenderci dalla Verde della Bolivia, la Albirroja paraguauyana o la Rojiblanca peruana? Lo vedremo presto, in quella che sarà l’ultima Copa América a esser giocata negli anni dispari. A partire dal 2020, infatti, la competizione si svolgerà nello stesso anno del campionato europeo.
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L’ultima volta alle 10 squadre della CONMEBOL (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela) si erano aggiunte le sei della CONCACAF. Confederazione totalmente assente quest’anno, per la prima volta nella storia del massimo torneo di calcio continentale. Tanto che dopo le defezioni di Stati Uniti e Messico – impegnate nella CONCACAF Gold Cup 2019 – sono state invitate a partecipare il Giappone e il Qatar, provenienti dalla confederazione asiatica. E se per i nipponici si tratta di un ritorno, dopo l’esordio nel 1999, per i qatarioti sarà una intrigante prima volta.
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I gironi
Dodici squadre divise in tre diversi gruppi. Dai quali si qualificheranno ai quarti di finale le prime due classificate, oltre alle due migliori terze. Nel primo girone si scontreranno Brasile, Venezuela e Perù (che si contenderanno il passaggio ai quarti) e la Bolivia. Nel secondo l’Argentina resta una spanna sopra Colombia, e due sopra Paraguay e Qatar. Nel terzo Uruguay, Ecuador, Giappone e Cile si daranno battaglia. ‘Scontri’ che saranno trasmessi in Italia da DAZN, in quella che la responsabile del gruppo Veronica Diquattro ha descritto come “la prima novità di una nuova stagione che ne presenterà molte altre”.
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