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L’Udinese rinasce a Cagliari: i sardi sprecano il match point salvezza

L’Udinese risorge a Cagliari dopo un periodo non certo felice e porta a casa una vittoria che la tiene in corsa per il decimo posto finale in classifica, che si giocherà con Como e Torino. Una posizione che non porta trofei o qualificazioni ma solo prestigio. I sardi, invece, avevano in mano un match point salvezza dopo la vittoria di Verona ma lo hanno sprecato.

Doveva essere la festa salvezza, e invece si trasforma in una serata da dimenticare alla Unipol Domus. I rossoblù non riescono a replicare la prova di cuore vista a Verona, e si infrangono contro un’avversaria più ordinata, tecnica e concreta.

Nicola conferma l’undici che ha sbancato Verona, con Piccoli titolare al posto di Pavoletti, ancora alle prese con noie al ginocchio. Dall’altra parte, Runjaic esclude ancora una volta Alexis Sanchez, nonostante le aperture della vigilia. Spazio a Zarraga, Rui Modesto e al giovane Atta.

La prima parte di gara è avara di emozioni, quasi da clima balneare. Ma al 12’, un colpo di testa di Piccoli sull’esterno della rete dà il primo sussulto. Dopo il 20’, l’intensità sale: Luvumbo innesca ancora Piccoli, che sfiora il palo con un diagonale velenoso.

Al 27’ la gara si sblocca: Rui Modesto brucia Luperto e serve un pallone perfetto per Zarraga, che insacca indisturbato. Il Cagliari reagisce subito e pareggia al 35’: lancio splendido di Makoumbou, Zortea legge tutto in anticipo e infila Okoye con freddezza. Uno a uno, equilibrio ristabilito.

Il finale di tempo è tutto di marca friulana, con un incontenibile Keinan Davis che costringe Caprile a un grande intervento per evitare il nuovo svantaggio. All’intervallo, è parità con l’impressione netta che l’Udinese abbia una marcia in più.

L’Udinese espugna Cagliari, match point salvezza mancato per i sardi

Nel secondo tempo il copione non cambia: l’Udinese ha il pallino del gioco, Davis fa il regista offensivo e crea spazi per tutti. Il Cagliari arretra, e solo la mira sbilenca di Lovric e Karlstrom salva i sardi. Ma al 67’ arriva il gol che decide il match: corner di Kamara, la difesa dorme e la palla sbatte su Kristensen, che realizza il suo primo (fortunoso) gol in stagione. È l’1-2 che fa ammutolire la Domus.

Nicola inserisce Deiola e Gaetano, poi si affida alla vivacità di Felici, ma l’Udinese è compatta e ben messa. Runjaic si copre e inserisce forze fresche come Bravo, Ekkelenkamp e Sanchez, che però incide poco. L’ultimo tiro del Cagliari è una forzatura di Piccoli, che calcia alto. Gaetano entra ma zoppica: la scelta del suo ingresso resta un mistero.

Cinque minuti di recupero non bastano al Cagliari per rimettere in pari la gara. Il fischio finale accende i malumori sugli spalti. Il punto che serviva potrebbe arrivare sabato, ma la trasferta sul campo di un Como in piena corsa europea non sarà semplice. Nel frattempo, i fischi del pubblico suonano come un campanello d’allarme. La salvezza, però, resta davvero a un passo.

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