x

x

Vai al contenuto

NBA, serie infinita fra Golden State e Houston: com’è andata gara 6

Oh mamma mia! Notte di fuoco in NBA: i Golden State Warriors franano tra le mura di casa, e gli Houston Rockets fanno saltare il banco con una prestazione clamorosa che rimette tutto in discussione. È una Gara 6 da thriller cestistico, con i texani che pareggiano i conti: 3-3, e adesso la bella si gioca in Texas, domenica sera (le 2.30 italiane di lunedì).

Houston vince 115-107 al Chase Center, dominando per 45 dei 48 minuti, tenendo il controllo del match con autorità e salendo anche a +17 nel quarto periodo. Una lezione di maturità, una prova corale che sa di avviso ai naviganti: questi Rockets sono giovani, sì, ma non ingenui.

Fred VanVleet è una belva con la palla in mano, 29 punti con 6 triple a bersaglio: è tornato quello del titolo con Toronto nel 2019. E poi Steven Adams: 17 punti, 5 rimbalzi, 3 stoppate, 4/4 dal campo e 9/16 ai liberi per segnare una rinascita. Sotto canestro, al cospetto dei Dubs, fa il bello e il cattivo tempo. Kerr, nel dubbio, lo manda apposta in lunetta: non esattamente una grande idea, coach.

La strategia dei due lunghi (Adams e Alperen Sengun) è la chiave. Il turco è dominante: 21 punti, 14 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi, trascinatore assoluto dei suoi in questa post-season. I Rockets menano a rimbalzo, menano in difesa, menano anche in panchina (metaforicamente parlando).

Golden State, invece, si schianta contro i propri limiti e paga gli errori del coach Kerr, che non ha saputo leggere la partita: insistere con lo small ball nel 2025 è come girare un western con la macchina del fumo. Fuori tempo massimo.

NBA, le scelte sbagliate del coach Kerr

Le scelte di Kerr fanno discutere: Payton titolare al posto di Podziemski? Male. Post in campo al posto di Looney e Kuminga? Peggio. Hack-a-Adams come se fosse Shaq? Una mossa da minibasket. E poi la difesa: Draymond Green è nervoso, becca subito un flagrant, e in attacco non pervenuto. Gary Payton rincorre VanVleet come un turista che ha perso il pullman. Curry? A sprazzi, ma con 3 palle perse nel primo quarto e troppa solitudine attorno.

Primo quarto: 25-21 Houston, Curry pasticcia, Sengun e VanVleet fanno il lavoro sporco con 8 punti ciascuno. Secondo quarto: Houston avanti anche 46-35, ma una fiammata di Steph riporta i Dubs sotto. Si va al riposo sul 53-48 Rockets, con Golden State in tilt sulla zona texana e solo il 39% al tiro.

Terzo quarto: VanVleet torna indemoniato, +9 Rockets, poi un break Warriors (con Butler) tiene viva la gara: 86-84 dopo tre quarti. Ma nel quarto periodo è Houston show: VanVleet apre con un gioco da 4 punti, poi un’altra bomba per il 101-89 a 6’47” dalla fine. Lì si chiude il sipario. Una schiacciata di Adams mette il punto esclamativo: 106-89.

I Warriors si ritrovano a giocarsi tutto in trasferta, dopo aver sprecato un vantaggio di 3-1 nella serie. I Rockets, carichi a pallettoni, sembrano aver trovato la formula per disinnescare i vecchi leoni della Baia. Gara 7 sarà una guerra. Ma, al momento, la bilancia pende tutta dalla parte di Houston.

Leggi anche:

Argomenti