
La favola continua, e a scriverla con colpi da veterano è Federico Cinà, 18 anni, un talento che ha il sole della Sicilia nelle vene e mani salde. Dopo l’exploit di Miami, il giovane palermitano si è ripetuto al Mutua Madrid Open, battendo con sicurezza il numero 169 del mondo (circa 200 posizioni più su dell’azzurro) Coleman Wong, con il punteggio di 7-6 6-1 in poco meno di un’ora e venti di tennis ispirato, concreto e sorprendentemente maturo.
Federico Cinà si regala un prestigioso secondo turno al #MMOPEN contro Sebastian Korda imponendosi con una solidissima prestazione 7-6 (5), 6-1 contro il #169 Coleman Wong 🇭🇰#federicocinà #atptour #Tennis pic.twitter.com/Qy1Wkc4FSX
— Fede Cinà News (@fecn2025) April 23, 2025
Cinà è entrato in tabellone grazie a una wildcard, ma ha giocato con autorevolezza. Nel primo set ha perso appena 4 punti al servizio, mostrando una padronanza tecnica che impressiona per un esordiente a questi livelli. Wong ha provato a reggere il passo, e ci è riuscito fino al tie-break, deciso da una risposta di rovescio vincente dell’azzurro: un colpo d’istinto, sì, ma anche di geometria perfetta e coraggio da campione. (continua dopo la foto)

Nel secondo parziale, l’inerzia del match si è tinta di azzurro. Cinà ha strappato subito il servizio a Wong e da lì in poi ha giocato in discesa, dominando con lucidità tattica e aggressività controllata. Sul 3-0 la partita era già indirizzata, ma Federico non ha tolto il piede dall’acceleratore: un altro break, una serie di colpi precisi e profondi, e il 6-1 finale ha chiuso la pratica con un’eleganza quasi insolente.
Il prossimo ostacolo sarà ben più alto: al secondo turno lo attende Sebastian Korda, numero 24 al mondo, talento americano solido e completo, figlio d’arte e giocatore di esperienza nei grandi tornei. Ma Cinà ha già dimostrato di non soffrire i palcoscenici importanti, anzi: sembra nutrirsi della pressione. A Miami aveva sorpreso tutti, a Madrid è arrivata la conferma: con i grandi ci può già stare.
C’è qualcosa di speciale in questo ragazzo siciliano. Non è solo la solidità tecnica, non è soltanto il rovescio fluido o il servizio sempre più incisivo. È l’attitudine, quella fame tranquilla di chi sa di potersela giocare a questo livello, anche se è appena arrivato. Cinà non gioca solo per imparare, gioca per vincere. E lo sta dimostrando, un punto alla volta. (continua dopo la foto)

Madrid l’ha già adottato. Il tennis italiano lo coccola. E tutto il mondo della racchetta comincia a guardarlo con occhi diversi. Federico Cinà non è più solo una promessa, ma comincia ad acquisire una solidità e una consapevolezza che lo possono portare lontano. Senza mettergli fretta e senza aspettarsi miracoli. Ma con lui il tennis azzurro ha trovato un giocatore che in futuro potrà dire la sua.
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