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ATP Montecarlo: Djokovic, che botta! Alcaraz trema e poi si scatena

Crollo inatteso per Djokovic, vittoria con il brivido per Carlos Alcaraz: il torneo di Monte Carlo continua a offrire risultati a sorpresa e a dare un’idea dello stato di forma dei giocatori piĂ¹ importanti del circuito. Oggi, mentre il serbo ha subito una cocente sconfitta che ha sorpreso per come è arrivata, lo spagnolo ha pagato con il primo set un pessimo inizio per poi dilagare.

Nole ha vissuto una giornata davvero difficile. L’ex numero uno del mondo è stato eliminato al primo turno dal cileno Alejandro Tabilo, numero 32 del ranking ATP. Il punteggio, un secco 6-3, 6-4, in meno di un’ora e mezza, ha evidenziato la fragilitĂ  di un Djokovic che sembrava lontano anni luce dalla sua forma migliore.

Il serbo, che nel 2013 e nel 2015 aveva conquistato il titolo monegasco, era partito con il piede giusto, riuscendo a strappare un break nel primo gioco del match. Da quel momento in poi, la partita è cambiata radicalmente. Djokovic ha commesso numerosi errori gratuiti, e non è riuscito a esprimere il suo tennis. Va detto che con Tabilo aveva perso anche l’anno scorso a Roma.

La sensazione è che Nole stesse soffrendo fisicamente, e non a caso aveva parlato di un’infezione all’occhio molto limitante. Ora bisogna capire se la sconfitta precoce a Monte Carlo è solo un episodio, oppure se rappresenta un campanello d’allarme per un giocatore giunto alla soglia dei 38 anni. Il tempo passa per tutti, anche per i GOAT.

Dall’altra parte, Carlos Alcaraz ha affrontato una partita ben solo in parte complicata. Dopo aver perso il primo set contro l’argentino Francisco Cerundolo, il numero tre del mondo è riuscito a riprendersi e da lì in poi ha letteralmente distrutto il pur bravo avversario, chiudendo la sfida con un netto 3-6, 6-0, 6-1. Un importante segnale di ripresa dopo i risultati deludenti degli ultimi tempi.

Con questa vittoria, Alcaraz va al terzo turno, dove incontrerĂ  il tedesco Daniel Altmaier. Lo spagnolo è il favorito per la vittoria finale, soprattutto dopo l’uscita di Zverev, ma dovrĂ  mantenere un rendimento ben piĂ¹ alto di quello che ha caratterizzato gli ultimi tornei disputati. La terra rossa, perĂ², è il terreno a lui piĂ¹ gradito, e questo conta tanto.

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