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San Siro, arriva il bando del Comune: come sarà il nuovo stadio e quando sarà pronto

Il Comune di Milano ha pubblicato il bando per la vendita dell’area di San Siro, segnando un passo decisivo verso la realizzazione del nuovo stadio di Inter e Milan. L’impianto avrà una capienza di 71.500 posti e un costo complessivo stimato in 1,2 miliardi di euro, diventando un punto di riferimento sportivo e urbano operativo 365 giorni all’anno.

Il dossier presentato dai due club al Comune, composto da 250 pagine, illustra in dettaglio come verrà trasformata l’area del Meazza. Il nuovo stadio sorgerà a Ovest dell’attuale impianto, mentre a Est verrà mantenuta una parte del vecchio San Siro, sottoposta a rifunzionalizzazione. La demolizione interesserà la copertura, le tribune del primo e del terzo anello, parte del secondo anello e circa il 70% delle rampe che caratterizzano la struttura attuale.

La costruzione dello stadio, il cui costo è stimato in 700 milioni di euro, sarà completata nel 2031, mentre le opere accessorie saranno ultimate tra il 2033 e il 2035.

Il nuovo San Siro sarà più distante dalle abitazioni rispetto all’attuale e sorgerà su un podio che nei giorni senza partite diventerà una grande piazza urbana, integrata con il parco circostante. Intorno allo stadio nascerà una vera e propria cittadella dello sport, con museo, negozi dei club, uffici, hotel, aree ristoro e spazi verdi.

San Siro, un nuovo stadio fruibile anche in assenza di partite

L’impianto sarà progettato per rispettare gli standard Uefa, e sarà idoneo a ospitare finali di Champions League. Il catino avrà due anelli che richiamano lo stile del San Siro degli anni ’50. Inter e Milan hanno valutato tre soluzioni prima di scegliere l’attuale progetto: nessun intervento, ristrutturazione completa del Meazza o conservazione parziale e costruzione del nuovo stadio.

La terza ipotesi è stata preferita per garantire modernità e funzionalità, evitando il rischio che un semplice restyling non fosse sufficiente a risolvere le criticità dell’attuale struttura. Andreas Kipar, architetto paesaggista del gruppo Land, ha sottolineato che il progetto mira a rendere l’area più vivibile e accessibile ai cittadini anche nei giorni senza eventi.

“L’idea è di creare un luogo pubblico, uno spazio urbano permeabile, che sia frequentato quotidianamente e non solo per le partite“, ha dichiarato Kipar. Il progetto punta a essere un intervento di rigenerazione urbana e a migliorare la qualità dell’ambiente, integrandosi con la città. “Se tutto andrà come previsto”, ha aggiunto l’architetto, “il processo si accorcerà e il dibattito con i cittadini aiuterà a garantire la sostenibilità del progetto“.

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