
Proseguono le indagini sulla morte di Giulia Loffredo, una bimba di 9 mesi. Secondo le prime ricostruzioni, la bambina sarebbe stata aggredita dal pitbull di famiglia, Tyson, mentre si trovava in casa con il padre, Vincenzo Loffredo, 25 anni. La vicenda è diventata ancora più contorta dopo che è arrivata una denuncia del medico legale, incaricato dalla Procura di Nola di effettuare l’autopsia sulla salma della bimba di Acerra. Cos’è successo? (Continua dopo le foto)

Giulia Loffredo morta ad Acerra a soli 9 mesi
Giulia Loffredo è morta nella notte tra il 15 e il 16 febbraio scorsi, ad Acerra, comune nella provincia di Napoli. Quella sera, la piccola era rimasta a casa con il padre che sarebbe caduto in un sonno profondo vicino alla figlia dopo aver fumato Cannabis. L’uomo ha inizialmente dichiarato che la figlia era stata attaccata da un cane randagio. Vincenzo Loffredo è attualmente indagato per omicidio colposo e omessa vigilanza dell’animale. Il padre di Giulia ha richiesto di essere nuovamente ascoltato dagli inquirenti per chiarire le incongruenze emerse nelle sue precedenti dichiarazioni. (Continua dopo le foto)

Le indagini sulla morte di Giulia Loffredo
Il sospetto è che la piccola sua stata ferita dall’animale domestico e, per confermare questa ipotesi, sono stati effettuati tamponi sul corpo della bambina e sul cane Tyson per confrontare il DNA e confermare l’effettiva responsabilità dell’animale nell’aggressione. I risultati di queste analisi sono attesi nelle prossime settimane. Intanto, le autorità hanno sequestrato i telefoni cellulari dei genitori di Giulia per analizzare le comunicazioni e gli spostamenti nelle ore precedenti la tragedia. C’è una nuova evoluzione inaspettata in questo caso, che già presenta diverse zone d’ombra.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva