
Colpo di scena nel caso di Liliana Resinovich. La donna è stata trovata morta il 5 gennaio 2022 in un boschetto a Trieste, ma era scomparsa un mese prima, il 14 dicembre. È stato prodotto al termine della perizia sul corpo di Liliana un elaborato di circa 200 pagine, dal quale emerge una nuova verità su quanto successo alla donna, morta ormai più di 3 anni fa. Cosa hanno scoperto gli inquirenti? (Continua dopo le foto)

La verità sul caso di Liliana Resinovich
Federica Obizzi, avvocato dell’associazione Penelope, che assiste la nipote della donna morta più di 3 anni fa a Trieste, ha parlato della super perizia sul corpo di Liliana Resinovich. Ciò che emerge è una realtà completamente diversa rispetto a quello che si credeva fino ad ora. La Procura di Trieste ha fatto sapere che sarà necessaria una “profonda rivalutazione dell’intero procedimento” alla luce del “minuzioso lavoro” dei consulenti, ipotizzando “nuovi accertamenti e acquisizioni”. Intanto però una cosa è certa: Liliana non si è suicidata. (Continua dopo le foto)

Liliana Resinovich non si è suicidata
“La consulenza è complessa e lunga, quello che emerge prepotentemente è il fatto che la morte di Liliana Resinovich è dovuta a fattori terzi, quindi possiamo dire che si tratta di un omicidio, c’è la totale esclusione della possibilità di un suicidio”, ha detto l’avvocato. Secondo il legale, infatti, se c’è un aspetto chiaro che emerge dalle nuove analisi è che la morte di Liliana Resinovich è “dovuta a fattori terzi”, escluso il suicidio. Com’è morta Liliana quindi?
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