Il weekend thailandese della MotoGp si apre con un grande spavento per il campione del mondo in carica, Marc Marquez. Durante la prima sessione delle prove libere dominate da Maverick Vinales, è stato protagonista di una brutta caduta, fortunatamente senza conseguenze.
Il pilota della Honda alla curva 7 è stato sbalzato dalla sua moto rimanendo a lungo dolorante a terra, salvo poi rialzarsi. Marquez è stato trasferito in ospedale dove è stato sottoposto ai controlli di rito che hanno dato esito negativo, verdetto che gli ha permesso di presentarsi regolarmente alla seconda sessione di libere.
A Marquez è stata infatti concessa l’idoneità per risalire in sella alla sua Honda nonostante una forte contusione lombare e alla tibia sinistra. Nell’incidente la moto è andata completamente distrutta. “Mi sono spaventato perché non respiravo ed è una brutta sensazione – ha raccontato il pilota a Sky -. Volevo tornare subito al box per prendere la seconda moto, ma credo che sia stato meglio andare al centro medico per un controllo. E’ stata una brutta caduta, ma l’importante è che non mi sono fatto niente. E’ difficile capire – ha aggiunto – come sia successo, ero appena uscito dal box con le gomme nuove, forse ero in un punto della pista un po’ sporco, ma è stata una caduta strana perché non stavo spingendo. In quella curva di solito non si chiude il gas, invece io l’ho chiuso ed è stato un errore”
Quartararo il più veloce
La seconda sessione di prove libere è stata dominata dal francese Fabio Quartararo. Sulla pista di Buriram il pilota in sella alla Yamaha del team Petronas con il tempo di 1’30″404 ha preceduto di 193 millesimi Vinales (Monster Energy Yamaha) e di 221 millesimi Franco Morbidelli, sull’altra Petronas Yamaha.
Quarto crono per Jack Miller (Pramac Ducati) davanti a Valentino Rossi (Yamaha) che precede Marc Marquez (Honda) regolarmente in pista nonostante la brutta caduta nella prima sessione. Settimo Alex Espargaro (Aprilia) davanti alla Ducati di Andrea Dovizioso. Chiudono la top ten gli spagnoli Joan Mir e Alex Rins.