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Il caso di Giulia Loffredo, la bambina di soli nove mesi trovata senza vita nella sua casa ad Acerra, ha scosso profondamente la comunità e sollevato numerosi interrogativi. Le indagini in corso si concentrano su un episodio che sembra destinato a rimanere avvolto nel mistero. Secondo le prime ipotesi degli inquirenti, la piccola sarebbe stata aggredita dal cane di famiglia. Tuttavia, ci sono ancora molti punti oscuri da chiarire, inclusa la posizione del padre e il ruolo che l’animale abbia effettivamente giocato nella tragedia.
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L’autopsia sulla bimba uccisa dal pitbull
L’autopsia svolta martedì 18 febbraio ha confermato una serie di ferite che potrebbero fare luce sulla dinamica dell’accaduto. La piccola Giulia presentava morsi sul corpo, segni di un’aggressione da parte di un cane. I primi referti hanno riportato “ferite lacero-contuse alla testa” e “contusioni al collo”, che potrebbero suggerire un attacco violento. Al momento, gli investigatori stanno cercando ulteriori prove per stabilire la verità dei fatti, tra cui l’analisi delle feci dei due cani che vivevano nella casa della famiglia. (continua dopo la foto)
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Cosa non torna
Gli inquirenti stanno concentrando le loro ricerche su un intervallo di tempo che potrebbe essere cruciale per comprendere cosa sia realmente successo. Il principale sospetto è che l’incidente sia avvenuto tra le 22:30 e la mezzanotte di sabato 15 febbraio, quando Giulia potrebbe essere stata aggredita dal cane di famiglia. Vincenzo Loffredo, il padre della bambina, ha dichiarato di essersi addormentato accanto alla piccola verso le 22:30 e di essersi svegliato un’ora e mezza dopo, scoprendo che Giulia non era più accanto a lui. Il suo racconto sulla sequenza degli eventi, però, solleva dei dubbi. Loffredo, che al momento è indagato per omicidio colposo e omessa custodia dell’animale, ha sostenuto di aver trovato la bambina in una pozza di sangue, con il pitbull Tyson presente nella stessa stanza ma non accanto al corpo della figlia. La testimonianza di Vincenzo è ora al vaglio delle forze dell’ordine, che stanno cercando di confermare la sua versione anche attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza del rione.
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