
Arbitri e Var più che mai nel mirino. Il campionato di Serie A ha vissuto un weekend turbolento, segnato da numerosi errori che hanno alimentato polemiche in tutto l’ambiente calcistico. Dalla partita tra Como e Juventus fino a Inter-Fiorentina, gli episodi controversi si sono susseguiti, sollevando preoccupazioni sul livello di preparazione degli arbitri e sull’affidabilità del Var.
CdS – Caos arbitri: La Penna e Pairetto ripartono dalla B. E Open VAR ormai è controproducentehttps://t.co/jLZP6IsUxC
— FcInterNews.it (@FcInterNewsit) February 12, 2025
Un episodio clamoroso ha avuto luogo a San Siro durante il match tra Inter e Fiorentina. Un corner contestato è stato assegnato nonostante il pallone calciato da Alessandro Bastoni fosse chiaramente oltre la linea di fondo. La svirgolata di Mandragora, che ha confuso la terna arbitrale, ha peggiorato ulteriormente la situazione. Il problema è stato amplificato dal fatto che dal corner, sfortunatamente per La Penna, è nato il gol dell’Inter.
Questo episodio ha messo in luce una problematica che persiste ormai da tempo: la qualità degli arbitri italiani non è più all’altezza di un campionato sempre più competitivo e ricco di tensioni. In seguito alle polemiche, Nicola Rocchi ha preso provvedimenti, decidendo di fermare alcuni arbitri coinvolti in errori gravi. In particolare, Feliciani e Di Paolo, protagonisti di Torino-Genoa, sono stati sospesi. Rocchi ha anche che ha già previsto un raduno a Coverciano per rivedere le performance degli arbitri.
Anche La Penna e Pairetto, rispettivamente direttori di Inter-Fiorentina ed Empoli-Milan, saranno puniti con la “retrocessione” in Serie B. I due, infatti, non sono riusciti a gestire correttamente situazioni importanti, e ora dovranno affrontare una fase di riflessione e miglioramento lontano dalla massima serie.
Il problema più grande, però, rimane legato al Var, che sta mostrando evidenti problematiche. La tecnologia, anziché essere un supporto decisivo per migliorare la qualità delle decisioni arbitrali, sembra alimentare ancora più confusione. In particolare, le situazioni relative ai tocchi di mano in area continuano a essere trattate in modo ambiguo, con decisioni difficili da comprendere per il pubblico e i tifosi.
Arbitri e Var, poca trasparenza e audio spariti
Un altro aspetto che suscita critiche riguarda la trasmissione Open Var su DAZN, che, da strumento educativo, si è trasformata in una vetrina di discussioni accese, di accuse e di episodi poco chiari, piuttosto che in un mezzo per rendere più chiare le decisioni. I dialoghi tra arbitri e Var spesso si trasformano in momenti di tensione e incomprensione, contribuendo a creare ancora più dubbi.
La trasparenza, che doveva essere un punto di forza della trasmissione, si sta rivelando controproducente, alimentando polemiche piuttosto che risolverle. Alcuni audio importanti, che avrebbero potuto chiarire alcuni episodi, come quello relativo al fallo in area su Thuram nel derby Milan-Inter, non sono mai stati divulgati, suscitando dubbi e sospetti.
Il caos in cui versa il sistema arbitrale italiano, amplificato da un Var che non risponde alle aspettative, sta minando la credibilità del campionato. Le sanzioni contro Pairetto e La Penna sono solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio che coinvolge la gestione delle partite, la formazione degli arbitri e l’utilizzo della tecnologia.
Il designatore Rocchi dovrà affrontare una lunga e difficile sfida per cercare di ridare credibilità e professionalità a un settore che, oggi, sembra più in difficoltà che mai. La riforma dell’intero sistema, dal training degli arbitri al funzionamento del Var, è ormai urgente per evitare che il campionato italiano perda ulteriormente di valore agli occhi del pubblico e degli addetti ai lavori.
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