Spesso fanno più scalpore certe notizie che arrivano da fuori i confini patri, ma ormai anche in Italia il concetto di mobilità ciclabile è qualcosa di praticato e quotidiano. Lo dimostrano l’attenzione e i progetti che molte delle nostre città hanno in cantiere per migliorare il proprio equilibrio eco-ambientale. Per non parlare dei corsi – e dei progetti – che da sempre più fonti vengono presentati.
Leggi anche: Le due ruote diventano patrimonio nazionale olandese
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Settimana Europea della Mobilità
Proprio in questi giorni si sta concludendo la 18e edizione della Settima Europea della Mobilità, che dal 16 al 22 settembre ha interessato migliaia di città europee. E migliaia di cittadini, entusiasti di vedere mobilità sostenibile e spinte al rinnovamento al centro del dibattito. E finalmente all’esame della pratica!
Leggi anche: I libri e i consigli migliori per i neo ciclisti
Nella nostra Cremona, per esempio ci si è concentrati sul rilevamento dei flussi ciclisti. Iniziativa affiancata dalla mostra Una bici per amica, ospitata dal Museo di Storia Naturale. E se anche a Bergamo l’Università ha promosso l’utilizzo delle due ruote attraverso una serie di eventi e incontri, in 25 città italiane si è appena assistito al nuovo Giretto d’Italia, campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente.
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Corsi e infrastrutture
Dalla Commissione Europea sono arrivati importanti input, miranti alla diffusione di una cultura ciclistica, già presente in altri Paesi. Conoscere le soluzioni a disposizione e progettare nuovi percorsi sono alcune delle vie per realizzare il motto lanciato da Bikeitalia.it: “Trasformiamo l’Italia in un Paese ciclabile”.
Leggi anche: Pedalare nella natura, nelle Fiandre tra gli alberi e non solo
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Siti internet, guide allo sviluppo e corsi di mobilità ciclistica – anche patrocinati dalla FIAB – promettono di portarci al livello di Danimarca e Olanda. E comunque trovare soluzioni a necessità spesso poco percepite o identificate. Attraverso lo studio di casi reali e l’esperienza di architetti come Matteo Dondé e Valerio Montieri potrebbe essere sempre più ‘facile’ rendere le nostre città davvero a misura di bici.
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
[content-egg module=Amazon template=list next=1]