La NBA è un palcoscenico dove il talento incontra la storia, ma ci sono record che sembrano scolpiti nella leggenda, destinati a rimanere ineguagliabili. Imprese come quelle messe a segno da giocatori del calibro di Wilt Chamberlain o Bill Russell sono simboli di un’epoca irripetibile e continuano a ispirare generazioni di giocatori. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
In un campionato in continua evoluzione, con atleti sempre più veloci e strategie più sofisticate, alcuni traguardi rimangono fuori portata, sfidando persino i più grandi campioni di oggi. Questo articolo vi racconta i record NBA più difficili da battere, le storie dietro queste imprese e perché rappresentano un limite quasi insuperabile nel mondo del basket.
Assist in carriera: comanda John Stockton
Il record per il maggior numero di assist in carriera appartiene a John Stockton, con l’incredibile cifra di 15.806. Un primato straordinario, praticamente irraggiungibile in NBA. Batterlo appare quasi un’impresa impossibile per chiunque giochi oggi. Chris Paul, il giocatore attualmente più vicino a questo traguardo, si trova ancora distante, con 12.163 assist all’attivo. Al momento, pare davvero irrealistico immaginare qualcuno capace di eguagliare o superare l’eccezionale eredità di Stockton.
I punti di squadra in un tempo
Il record per il maggior numero di punti segnati da una squadra in un singolo tempo appartiene ai Phoenix Suns, che il 10 novembre 1990, contro i Denver Nuggets, misero a referto ben 107 punti. Curiosamente, nessuno di questi punti arrivò da oltre l’arco: i Suns chiusero con un sorprendente 0/2 nelle triple.
La difesa dei Nuggets di quell’anno, considerata una delle peggiori nella storia della lega, fu la stessa che, appena un mese dopo, permise a Scott Skiles di distribuire 30 assist in una singola partita. Anche una squadra dominante come i Golden State Warriors del 2018 non è riuscita a eguagliare questo record, fermandosi a “soli” 92 punti in un tempo.
La striscia di Wilt Chamberlain
La striscia più lunga di partite consecutive con almeno 30 punti appartiene a Wilt Chamberlain, che ha raggiunto l’incredibile cifra di 65 gare. Un record che sottolinea ancora una volta la sua straordinaria dominanza offensiva, rendendolo una figura quasi insuperabile in questo tipo di classifiche. Il secondo miglior risultato? Sempre suo, con 31 partite.
James Harden è l’unico altro giocatore ad avvicinarsi, interrompendo la sua serie a 32 gare e posizionandosi così tra i grandi, anche se ben lontano dal primato di Wilt. Una testimonianza della grandezza di Chamberlain e della difficoltà di avvicinarsi a imprese del genere nel basket moderno.
José Calderon: mago dei tiri liberi
José Calderón si è guadagnato la fama di tiratore infallibile grazie a una stagione da record con i Toronto Raptors nel 2008/2009. Il playmaker spagnolo ha trasformato 151 tiri liberi su 154 tentativi, raggiungendo l’incredibile percentuale di realizzazione del 98,1%. Una prestazione che testimonia la sua precisione glaciale dalla lunetta, rendendolo uno dei migliori specialisti nella storia dell’NBA.
Le presenze consecutive di Green
A.C. Green detiene uno dei record più impressionanti della storia NBA: 1.192 presenze consecutive. Pensare che un giocatore possa disputare tutte le partite di 15 stagioni regolari consecutive è quasi inconcepibile al giorno d’oggi. Questo traguardo non è solo una dimostrazione straordinaria di resistenza fisica e costanza atletica, ma anche un risultato in contrapposizione con le moderne strategie che puntano a preservare i giocatori riducendo il loro minutaggio. Una testimonianza unica di dedizione e longevità sul parquet.
Le vittorie dei Golden State Warriors
Il record di 73 vittorie in una singola regular season, stabilito dai Golden State Warriors nel 2015-2016, rappresenta un’impresa straordinaria. Per anni, il traguardo dei 72 successi raggiunto dai Chicago Bulls di Michael Jordan nel 1996 sembrava irraggiungibile, ma gli Warriors hanno dimostrato il contrario, superando ogni aspettativa. Tuttavia, il loro straordinario percorso è stato oscurato dalla delusione delle Finals, dove la squadra ha ceduto, forse a causa della stanchezza accumulata. Un primato storico, ma con un epilogo agrodolce.
Le vittorie consecutive dei Lakers
Il record di 33 vittorie consecutive in regular season, stabilito dai Los Angeles Lakers nella stagione 1971-1972, è considerato uno dei più inavvicinabili della storia NBA. Per oltre due mesi, la squadra guidata da leggende come Wilt Chamberlain e Jerry West non conobbe sconfitta, realizzando una striscia che sembra impossibile da replicare. Anche i dominanti Golden State Warriors, nella loro stagione da record, si fermarono a 28 successi consecutivi. Tra tutti i primati, questo resta probabilmente il più difficile da raggiungere, un traguardo che appare fuori portata per chiunque.
Curry e le triple
La striscia di 157 partite consecutive con almeno una tripla segnata, realizzata da Stephen Curry tra il 13 novembre 2014 e il 3 novembre 2016, è destinata a rimanere scolpita nella storia dell’NBA. Durante questo periodo, il fenomeno dei Golden State Warriors ha messo a referto un totale impressionante di 687 triple, dimostrando una continuità e un’abilità senza precedenti. Prima di lui, il record apparteneva a Kyle Korver, che era riuscito a segnare almeno una tripla in 127 partite consecutive tra il 2012 e il 2014. La cifra raggiunta da Curry eleva ulteriormente il suo status di miglior tiratore di sempre, rendendo questo primato un traguardo quasi inarrivabile.
I 100 punti di Wilt Chamberlain
Il 2 marzo 1962, Wilt Chamberlain scrisse una delle pagine più leggendarie della storia dell’NBA, segnando 100 punti in una sola partita. Un’impresa che, nonostante non esista un singolo video della partita, è rimasta impressa nella memoria collettiva come “la partita del secolo”. Anche se Kobe Bryant si è avvicinato con i suoi 81 punti, il margine di 19 punti tra lui e Chamberlain rimane incolmabile. Quel record di 100 punti è destinato a restare una pietra miliare della storia del basket, con la sua straordinarietà che rende difficile immaginare qualcuno in grado di superarlo.
I rimbalzi
Ancora Wilt Chamberlain, due volte campione NBA (1967 e 1972). Ha raggiunto un altro straordinario traguardo il 24 novembre 1960, quando, indossando la maglia dei Philadelphia Warriors, stabilì un record che rimane imbattuto: 55 rimbalzi in una sola partita. Un’impresa che testimonia la sua incredibile dominanza sotto i tabelloni e la sua capacità unica di controllare il gioco sia in attacco che in difesa. Questo record, insieme a molti altri, solidifica Chamberlain come una delle leggende più imponenti nella storia dell’NBA.
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