Supercoppa in palio nel derby fra Milan e Inter, la storia si ripete a due anni di distanza dal 3-0 con cui Simone Inzaghi aveva conquistato il suo settimo sigillo in questo trofeo. C’è molta attesa per verificare il lavoro di Conceicao sulla sua squadra, mentre come confermato alla vigilia il mister nerazzurro deve fare a meno di Thuram, mentre i rossoneri portano Leao in panchina.
Una settimana per un cambio radicale è ovviamente prematuro, ma qualcosa di nuovo e diverso, il Milan di Conceicao lo ha mostrato contro Juve e Inter.
— Matteo Vismara (@TeoVisma) January 6, 2025
Di certo non ha mollato mai.
E ha vinto una Supercoppa in cui partiva decisamente dietro nei pronostici. pic.twitter.com/XcUJHag3WK
Il primo tempo parte con l’Inter in avanti, ma è un Milan diverso. Chiude bene le linee e impedisce ai nerazzurri di rendersi pericolosi, andando a pressare alto quando serve. Inoltre Theo si muove spesso verso il centro del campo, e per almeno 25′ questo accorgimento tattico mette in grande difficoltà il centrocampo nerazzurro. Simone Inzaghi si sbraccia e urla in panchina, mentre i rossoneri riescono a creare azioni pericolose e una grande occasione con Reijnders, che si libera bene a centro area ma tira a lato da ottima posizione.
Per l’Inter, un colpo di testa troppo morbido di Taremi su un bel lancio di Barella, con la palla che scivola tristemente sul fondo. Da quella posizione si poteva fare di più. Ma, soprattutto, un meraviglioso sinistro di Federico Di Marco, che calcia al volo in corsa dal vertice dell’area impegnando Maignan in un grande intervento in angolo. Per l’Inter arriva una pessima notizia alla mezzora: Calhanoglu è costretto a lasciare il campo per il solito problema all’adduttore, al suo posto Inzaghi inserisce Asslani.
Quando sembra che la prima frazione sia destinata a finire in parità, l’Inter piazza la zampata. Dopo un errore di Jimenez, i nerazzurri partono in contropiede in 3 contro 2 con Mkhitaryan sulla sinistra. L’armeno imbuca per Taremi che controlla e, con molta intelligenza, smista verso Lautaro. L’argentino controlla di destro, finta, se la porta sul sinistro e infila Maignan con un secco rasoterra. Gol bellissimo che suona come una liberazione per il Toro e manda l’Inter al riposo sull’1-0.
L’inizio del secondo tempo è un fuoco d’artificio: dopo un paio di minuti l’Inter recupera palla, lancio verso Taremi che stoppa splendidamente la palla e si trova solo davanti a Maignan. Tocco di precisione sul primo palo e palla in rete: 2-0 . Ma questo derby non va mai nella direzione che ci si aspetterebbe. Proprio quando i nerazzurri sembrano in controllo, un errore concettuale di Asslani, che a centrocampo non scarica la palla e se la fa soffiare, regala un’occasione a un Milan tramortito.
La palla arriva a Leao che viene atterrato al limite. Sulla susseguente punizione, Theo azzecca l’angolino alla destra di Sommer. 2-1. E al 62′ il Milan ha una clamorosa occasione per il pari: Reijnders tira a porta vuota e Bastoni salva miracolosamente di testa. Bastoni è costretto a uscire e, con l’Inter in 10, il Milan ha un’altra grande occasione con Morata, sul cui colpo di testa Sommer si supera.
Al 67′ una ripartenza dell’Inter libera Dumfries sulla destra, splendida imbucata per Taremi che da due passi non riesce a spingerla in rete. L’Inter riesce a farsi valere con le verticalizzazioni, ed è ancora Lautaro a impegnare Maignan. Al 71′, Lautaro libera Dumfries sulla destra, cross morbido e palla sulla testa di Carlos Augusto. E’ un pallone sporco che va a incocciare il palo e casca per tre quarti all’interno della porta, ma il portiere rossonero riesce a recuperarlo appena in tempo.
Nemmeno un minuto e Barella è costretto a spendere il giallo per fermare Leao al limite dell’area, ma stavolta la punizione non va a buon fine. E all’81′ il Milan la pareggia: Inter che senza filtro davanti alla difesa, perché Asslani ancora una volta si è dimostrato non all’altezza, non riesce a contenere le scorribande di Leao. Apertura per Theo, cross rasoterra, sulla palla si avventa Pulisic che in diagonale supera Sommer. All’87’ Dumfries ha la grande occasione per riportare in vantaggio l’Inter, ma Maignan e Thiaw sono bravissimi a chiudere sulla sua conclusione da pochi passi.
Inzaghi sorprende sostituendo a 3′ dalla fine Barella, terzo rigorista di una squadra che non ha tanti specialisti dal dischetto. E alla fine il Milan la vince al 93′. Ennesimo errore di Asslani, scatto di Leao che la appoggia ad Abrahams che la mette dentro a porta vuota. Ed è il trionfo per un Milan che Conceicao ha saputo rivitalizzare in pochi giorni. Mentre Simone Inzaghi si deve interrogare sulla gestione di una partita in cui la squadra era avanti di due gol, così come era successo con la Juventus in campionato.
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