La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è sicuramente la più avvincente nel panorama tennistico contemporaneo. Entrambi giovani, talentuosi e capaci di spartirsi equamente gli Slam del 2024, rappresentano i degni successori della dinastia dei Big 3. C’è chi ritiene più forte l’italiano e chi lo spagnolo, ma Simone Tartarini, coach di Lorenzo Musetti, ha un’idea ben chiara: per lui, Sinner è superiore.
LA DIFFERENZA TRA JANNIK E CARLOS ⚖️🥇
— We Are Tennis Italia (@WeAreTennisITA) November 19, 2024
L'ex tennista tedesco, 6 volte campione Slam e 3 volte vincitore delle ATP Finals ha spiegato la differenza di costanza tra i due giovani campioni 🆚
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In un’intervista a Oasport, Tartarini ha espresso la sua opinione: “Per quanto mi riguarda, Sinner è ancora più forte di Alcaraz. In questo momento, io credo che sia quasi ingiocabile. L’ho seguito spesso nel corso di questa stagione e, assistendo ai suoi incontri in Coppa Davis seduto nell’angolo con gli altri a Malaga, sono rimasto impressionato non solo dal modo di colpire la palla, ma anche dalla sua precisione”.
Secondo Tartarini, Jannik ha un vantaggio decisivo rispetto a Carlos: la continuità. “Jannik ha sempre l’atteggiamento giusto in campo: dà sempre la sensazione di avere tutto sotto controllo, per poi fare la differenza quando conta maggiormente”.
Un esempio è stato il match di Coppa Davis contro Griekspoor: “L’olandese ha giocato benissimo, tirava fortissimo e non sbagliava mai. Non appena al tie-break ha sbagliato una palla, Jannik ne ha approfittato. Anche i miglioramenti sugli spostamenti dalla parte destra sono evidenti”.
Tartarini: Jannik Sinner più continuo
Tartarini ha sottolineato che, anche se Alcaraz ha conquistato Roland Garros e Wimbledon, Sinner si è imposto nel primo e nell’ultimo Slam dell’anno, dimostrando una costanza superiore: “C’è una classifica in cui Jannik è numero uno, ha vinto di più e ha quasi 5000 punti di vantaggio su Alcaraz”.
Il dibattito su chi sia il migliore tra Sinner e Alcaraz è destinato a infiammare gli appassionati di tennis per molti anni. Quello che è certo è che entrambi continueranno a regalarci spettacolo e a ridefinire il futuro di questo sport.
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