Jannik Sinner, iIl mondo del tennis continua a interrogarsi sul caso Clostebol, dopo la positività riscontrata a marzo durante il torneo di Indian Wells. Tra le tante voci che si sono espresse sulla vicenda, spicca ora quella di una leggenda del tennis, John McEnroe, che ha detto la sua nel podcast “Served with Andy Roddick“.
McEnroe 🎙
— Giovanni Pelazzo (@giovannipelazzo) June 7, 2024
"Mi sarebbe piaciuto allenare Sinner, ma non full time. Cahill sta facendo un lavoro fantastico, merita la Hall of Fame come coach.
Sinner è il 4° tennista che porta in vetta. Jannik ha scelto il meglio: lui e Alcaraz li hanno mandati gli dei del tennis"@Corriere pic.twitter.com/5UVveDZT13
Il sette volte campione Slam non ha dubbi: il suo atteggiamento è quello di dare fiducia al giocatore. “Sono dalla parte di chi vuole accettare la sua spiegazione”, ha dichiarato McEnroe. “Voglio credere al giocatore. Agli US Open ci hanno spiegato che in lui c’era un milionesimo di qualcosa, non lo so di preciso, ma sembra davvero un niente. Spero solo che questo fatto non crei problemi seri al nostro sport“.
Un commento che arriva in un momento importantep per Sinner, attualmente impegnato ad allenarsi a Dubai in vista della stagione 2025. Sebbene l’Itia lo abbia prosciolto, il ricorso della Wada al Tribunale Arbitrale dello Sport potrebbe portare a una squalifica da scontare dopo gli Australian Open del 2025.
Il caso Sinner è uno degli argomenti più discussi nel circuito, complice il periodo di off-season che lascia poco spazio al tennis giocato, eccezion fatta per le Next Gen ATP Finals di Gedda. Le reazioni del mondo del tennis sono state molteplici, con molti atleti schierati in difesa del giovane talento italiano e altri che richiedono maggiore chiarezza o rigore per tutelare l’integrità dello sport.
Jannik Sinner, la speranza di John McEnroe
La vicenda di Sinner, che a soli 23 anni è il numero uno indiscusso del tennis internazionale, potrebbe lasciare un segno importante, non solo sulla sua carriera ma anche sull’utilizzo di procedure che sembrano poco lungimiranti, e applicate in modo diverso a seconda delle situazioni, da parte della Wada.
Mentre il dibattito prosegue, la decisione del Tas rimane l’ultimo tassello per chiudere definitivamente questa storia. Sinner, da parte sua, continua a prepararsi per i prossimi impegni, cercando di lasciare alle spalle una vicenda che ha inevitabilmente segnato il suo magnifico 2024. La speranza, condivisa da McEnroe e da molti appassionati, è che il caso si concluda senza ulteriori strascichi per un atleta che rappresenta un esempio di talento e correttezza.
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