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Milan, la cena per i 125 anni diventa una bolgia: Ibra e Furlani si nascondono

In casa Milan non si respira di certo un clima natalizio e questo 2024 si avvia alla conclusione nel peggiore dei modi. Dopo la dura protesta di domenica sera a San Siro, il tifo organizzato rossonero ha deciso di protestare nuovamente contro squadra e società, e ha scelto come teatro della protesta la festa dedicata ai dipendenti del club.

Prima dell’arrivo di giocatori, allenatore e dirigenti, la Curva Sud ha esposto due striscioni molto critici. Il primo, già mostrato fuori San Siro domenica scorsa, recita: “Dirigenti incapaci, società senza ambizione. Non siete all’altezza della nostra storia”. Il secondo, rivolto ai calciatori, è altrettanto duro: “Giocatori senza voglia e dignità, siete lo specchio di questa proprietà”.

I tifosi presenti hanno intonato cori contro Gerry Cardinale, proprietario del club e fondatore di RedBird, invitandolo senza mezzi termini a cedere la società: “Cardinale devi vendere”. Cardinale non era presente domenica sera a San Siro durante le celebrazioni per i 125 anni del Milan, ma l’eco della contestazione è arrivata fino agli Stati Uniti.

Milan, applausi solo per Camarda

Tra i pochi protagonisti a ricevere applausi c’è Francesco Camarda, il baby talento rossonero, accolto calorosamente dai tifosi con cori dedicati: “Francesco Camarda eh eh, oh oh” e “Noi vogliamo 11 Camarda”. Un segnale chiaro della delusione dei tifosi, che vedono nel giovane attaccante un simbolo di speranza per il futuro.

Applausi anche per Christian Pulisic e pochi altri, mentre per giocatori come Leao, Abraham, Morata e Calabria l’accoglienza è stata ben diversa. Anche a loro, infatti, è stato chiesto di “tirare fuori gli attributi”. A strappare un applauso è stato anche Franco Baresi, storica bandiera del club, il cui arrivo è stato accolto con rispetto e affetto.

Diversa, invece, la situazione per la dirigenza rossonera: per evitare contatti diretti con gli ultras, i dirigenti, fra i quali Ibrahimovic e Furani, hanno scelto di entrare da un ingresso secondario. Il tifo organizzato ha ribadito che la manifestazione, seppur dura nei toni, è pacifica. La protesta è mirata sia alla società che ai calciatori, protagonisti di una prima parte di stagione a dir poco negativa.

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