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Codice della strada, cosa cambia da oggi: tutte le nuove regole

Entrano in vigore oggi, sabato 14 dicembre, le nuove disposizioni previste dalla riforma del Codice della Strada. Tra le principali novità, volute fortemente dal ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, ci sono pene più severe per chi guida con il cellulare, sotto l’effetto di alcol o droghe, e per chi abbandona animali in strada. Inoltre, viene introdotta una regolamentazione più stringente per i monopattini e modifiche al limite di potenza delle auto guidabili dai neopatentati. L’obiettivo principale di queste norme è migliorare la sicurezza stradale e ridurre incidenti e vittime.

Codice della strada, cosa cambia da oggi

Guidare utilizzando il cellulare sarà punito con una sanzione più pesante, che va da un minimo di 250 a un massimo di 1.000 euro. In aggiunta, chi viene sorpreso con lo smartphone al volante subirà la sospensione automatica della patente per almeno una settimana, se dispone di 10 punti. Se i punti sono inferiori, la sospensione durerà 15 giorni. In caso di recidiva, la multa può arrivare a 1.400 euro e la patente potrà essere sospesa per un massimo di tre mesi. A ciò si aggiunge una decurtazione di 8 o 10 punti, a seconda della gravità della violazione.

Le nuove norme introducono pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In caso di tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, le sanzioni pecuniarie variano tra 573 e 2.170 euro, con la sospensione della patente da tre a sei mesi. Per valori superiori a 0,8, è prevista una doppia sanzione: una multa fino a 3.200 euro e l’arresto fino a sei mesi.

Se il tasso supera 1,5 grammi per litro, le pene diventano ancora più severe, con una multa fino a 6.000 euro, arresto fino a un anno e sospensione della patente fino a due anni. Per chi guida sotto l’effetto di droghe, basterà un test positivo per incorrere in sanzioni, anche se non ci sono segni evidenti di alterazione. Sono esclusi da questa disposizione i consumatori di cannabis terapeutica sotto controllo medico. Ma non è finita qui.

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