L’Inter, nonostante la sconfitta con il Bayer Leverkusen, è in piena corsa sia nel campionato italiano, sia per approdare agli ottavi di Champions senza dover disputare lo “spareggio” intermedio. Una delle domande che si fanno i tifosi è se la squadra consideri prioritario l’uno o l’altro obiettivo. A questa, come ad altre domande è stato il pilastro dei nerazzurri e della Nazionale Alessandro Bastoni.
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— Alessandro Cavasinni (@Alex_Cavasinni) December 13, 2024
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Il giovane difensore ha rilasciato una lunga intervista a Libero, in cui ha parlato del suo presente e futuro in nerazzurro, del campionato e dell’Europa, senza dimenticare un riferimento ai tecnici che lo hanno guidato. Con la sicurezza di un leader, Bastoni ha ribadito la sua ambizione per il grande palcoscenico europeo: “Se preferisco lo scudetto o la finale in Europa?”, ha detto senza esitazioni. “La finale di Champions! Assolutamente“.
Bastoni ha assegnato un voto complessivo alla stagione dell’Inter e alla propria: “Direi 8 per entrambi. Siamo partiti un po’ a rilento perché non esiste più distacco tra una stagione e l’altra. A livello mentale non è stato facile recuperare, ma ci siamo ripresi bene. Ad agosto avremmo messo la firma per essere in questa situazione tra Champions e campionato”.
Una consapevolezza che il percorso intrapreso è positivo, nonostante la recente sconfitta europea contro il Bayer Leverkusen: “Un ko non è mai facile da digerire, ma basta guardare dove sono Bayern, City o Real per capire che stiamo facendo un buon percorso“.
Riguardo alle critiche sul turnover “scientifico” di Simone Inzaghi, Bastoni ha difeso il tecnico: “Impensabile far giocare sempre i titolari. Non è umano essere sempre al 100% a livello nervoso. Il riposo è indispensabile”.
Non sono mancati gli elogi per l’allenatore: “Ha un grande pregio: riesce a far sentire tutti parte del gruppo e fondamentali per la causa.” Un difetto? Bastoni non ne trova, ma ammette che inizialmente ci sono state difficoltà: “Non per colpa del Mister ovviamente, inizialmente abbiamo faticato un po’ ad adattarci al suo calcio. Ma è normale, venivamo da Conte, che è completamente diverso”.
Bastoni ha poi risposto alle voci di mercato che lo vedrebbero nel mirino dei grandi club internazionali: “Qualcuno mi ha cercato, ma ho sempre dato massima priorità all’Inter. Gioco in un’Inter al top, che lotta per vincere in ogni competizione. Non ho mai avuto mezzo pensiero sulla necessità di dover cambiare”.
Inter, Bastoni: una nuova consapevolezza
Un attaccamento non comune, che si riflette anche nel suo apprezzamento per la “colonia italiana” nello spogliatoio: “È importante per chi arriva capire quali sono le regole e come comportarsi”. Il ricordo della finale di Istanbul, persa contro il Manchester City, è ancora vivo: “Ci è mancato un pizzico di fortuna e un po’ di consapevolezza. Ora sappiamo di essere a quel livello”.
La voglia di tornare a giocare un’altra finale di Champions prevale su tutto, dunque, proprio per poter affrontare quella gara unica e così importante con la maturità acquisita in questi anni. E con questa mentalità, Bastoni si conferma una delle colonne portanti dell’Inter, pronta a scrivere nuove pagine di storia tra campionato e competizioni internazionali.
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