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Ibrahimovic, intervista al figlio Maximilian: “Odiavo il calcio, poi…”


Parla Ibrahimovic, ma non è Zlatan. Il figlio 18enne della leggenda svedese Maximilian ha rilasciato un’intervista al giornale svedese Sportbladet, in cui ha raccontato il suo rapporto inizialmente tormentato con il calcio e la pressione che deriva dal portare un cognome così ingombrante. “Fino agli undici anni odiavo il calcio, pensavo fosse la peggior cosa al mondo perché venivo sempre paragonato a mio papà, mi sembrava sbagliato”, ha confessato il ragazzo, spiegando come il peso di essere figlio d’arte lo avesse allontanato dallo sport.

“Poi, all’improvviso, un giorno mi sono svegliato, è scattato un clic nella mia testa ed è cambiato tutto”. Una svolta che ha portato il ragazzo a ricalcare, almeno nelle intenzioni, il cammino di Zlatan. Nonostante la giovane età, Maximilian Ibrahimovic ha infatti già tracciato un percorso che ricalca le orme di suo padre, con esperienze in club prestigiosi come il Paris Saint-Germain, il Manchester United, i L.A. Galaxy e una parentesi in Svezia all’Hammarby.

Attualmente, però, il suo cuore e i suoi obiettivi sono legati al Milan. “Voglio vincere e diventare uno dei giocatori più forti, miro in alto. Conta solo il Milan”, ha dichiarato con determinazione. E ha anche ricordato un momento particolarmente speciale della sua giovane carriera: “Fare gol nel derby è speciale, quando ho segnato contro l’Inter ho baciato la maglia”.

Ibrahomivic junior e l’ammirazione per Leao

Maximilian ha poi elogiato uno dei giocatori più talentuosi del Milan: “Quando vedo Leao rimango senza parole, è speciale”. Parole che riflettono l’ammirazione per il fuoriclasse portoghese, uno dei punti di riferimento per i giovani rossoneri. Parlare di Maximilian senza menzionare il paragone con il padre Zlatan è quasi impossibile, ma il giovane Ibrahimovic sembra avere le idee chiare su come affrontare questa pressione.

“La cosa più difficile è pensare a tutte le cose grandi che ha fatto e sapere che rischi di essere veramente nell’ombra, ma io mi concentro solo su me stesso”, ha dichiarato con maturità. Nonostante l’ingombrante eredità paterna, Maximilian cerca di costruire il proprio percorso, concentrandosi sui propri obiettivi.

Nell’intervista, il 18enne ha voluto sottolineare l’importanza della famiglia, e ha attribuito un ruolo fondamentale per il suo successo alla madre Helena: “La numero uno è mia mamma, senza di lei la famiglia non esisterebbe, supporta me e Vincent”, ha spiegato, ricordando anche suo fratello minore Vincent, anch’egli aspirante calciatore.

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