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Luna Rossa, James Spithill verso l’addio: “Basta America’s Cup”


Dopo la sconfitta contro i britannici di Ineos, per Luna Rossa arriva un’altra brutta notizia. Il futuro di James Spithill, uno dei più celebri timonieri dell’imbarcazione italiana, sembra ormai avviato verso l’addio all’America’s Cup. Dopo la sconfitta subita nella finale della contro gli inglesi, il veterano della competizione ha lasciato intendere che potrebbe essere giunto il momento di chiudere la sua lunga carriera nelle regate più prestigiose.

“Credo di essere alla fine”, ha dichiarato Spithill durante un’intervista a Barcellona, rilasciata dopo la regata. Il celebre timoniere, australiano di nascita ma da anni protagonista nel team del nostro Paese, ha spiegato di voler lasciare spazio alla nuova generazione di talenti italiani. “So che in Italia ci sono tanti velisti di talento, c’è una ‘next generation’ di velisti italiani molto forti, molto talentuosi e io sono felice di essere alla fine della linea”.

Luna Rossa, il vivaio italiano

Il riferimento sembra essere al vivaio che Luna Rossa ha coltivato negli ultimi anni, con giovani promesse come Marco Gradoni e Ruggero Tita che sembrano pronti a raccogliere il testimone. Spithill ha menzionato in particolare Gradoni, un ventenne che ha già dimostrato il suo valore vincendo la Coppa America Young e aggiungendo al suo palmarès ben quattro titoli mondiali: tre nella classe Optimist e uno nel 470 misto, insieme ad Alessandra Dubbini. Altro nome di spicco è quello di Ruggero Tita, che con Caterina Banti ha conquistato il doppio oro olimpico e diversi titoli mondiali nella classe Nacra 17.

Nonostante l’addio all’America’s Cup, Spithill potrebbe non abbandonare completamente il mondo delle regate. Alcune fonti suggeriscono che potrebbe essere interessato a formare un team italiano per il circuito SailGP, una serie di competizioni che utilizza i catamarani impiegati nelle precedenti edizioni dell’America’s Cup. Se confermata, questa scelta permetterebbe a Spithill di continuare a navigare in un contesto internazionale e di contribuire direttamente alla crescita del nostro movimento velico.

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