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Olimpiadi, Tamberi eroico ma deve gettare la spugna: la finale finisce in lacrime

Olimpiadi, Tamberi fuori in finale del salto in alto tra le lacrime. Gimbo ha affrontato l’atto conclusivo del salto in alto alle Olimpiadi di Parigi in condizioni fisiche molto difficili, a causa di un attacco di colica renale subito la scorsa notte. Nonostante ciò, ha terminato la gara con grande dignità, riuscendo a superare solo la misura di 2,22 al terzo tentativo. Successivamente, ha tentato invano di superare i 2,27, fallendo tre volte, ma onorando comunque la competizione, chiudendo all’undicesimo posto assoluto.

Durante la gara, Gimbo ha rinunciato alla misura iniziale di 2,17 per debuttare a 2,22, ma ha commesso due errori evidenti, non riuscendo a spingere adeguatamente con le gambe sotto l’asticella. Tuttavia, con un moto d’orgoglio, è riuscito a superare l’altezza al terzo tentativo, ma i 2,27 si sono rivelati un ostacolo insormontabile, fallendo tutte e tre le prove per una evidente mancanza di forza.

Al contrario, l’altro azzurro, Stefano Sottile, sta avendo un’ottima prestazione. Inizialmente si è trovato in testa a pari merito con altri tre atleti: il neozelandese Hamish Kerr, il campione olimpico qatariota Mutaz Barshim e l’americano Shelby McEwen, avendo superato con successo le prime tre misure di 2,17, 2,22 e 2,27 al primo tentativo. Ha poi superato i 2,31 alla seconda prova, posizionandosi momentaneamente quarto. Sottile ha quindi superato i 2,34 al primo tentativo, stabilendo il suo nuovo record personale, battendo il precedente di 2,33 del 2019, e ora si trova in seconda posizione dietro Barshim.