José Mourinho, il tecnico della Roma, ha concesso una lunga e profonda intervista a Federico Buffa e Federico Ferri, trasmessa su Sky Sport in due puntate. Lo Special One ha ripassato la sua carriera, dai primi passi come calciatore e collaboratore, ai trionfi con Porto, Chelsea, Inter, Real Madrid e Manchester United, fino all’attuale avventura nella capitale.
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Mourinho ha parlato con affetto dell’Inter, con cui ha conquistato il Triplete nel 2010: “Abbiamo fatto la storia, era una squadra di altissimo livello. Questi ragazzi erano eccezionali, un gruppo di altissimo livello. Quando vinci un triplete è una cosa storica, fantastica, possibile solo grazie a questo senso di gruppo”. Ha poi spiegato il suo addio ai nerazzurri per andare al Real Madrid: “Era un momento della mia carriera dove mi sono detto che avrei dovuto farlo per forza. È il club più grande al mondo, non c’è storia”. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Il rapporto con Roma e i romanisti
Mourinho ha anche raccontato il suo rapporto con il romanismo: “Mi sono innamorato del romanismo. Mi piace il romanista puro, il romanista della strada. Quando guardo a destra all’Olimpico mi emoziono ancora”. Ha poi rivelato un aneddoto curioso: “Ho ricevuto una Vespa da un tifoso della Roma. Mi ha detto che era la sua Vespa da quando aveva 15 anni e me l’ha regalata. L’ho portata a casa mia e l’ho messa nel garage”.
Mourinho ha infine lodato due colleghi italiani: Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri. Li ha definiti “specialissimi” e ha aggiunto: “Vedi la storia di uno e quella dell’altro, non lo dico perchè sono miei amici ma perchè è la verità”.