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Orienteering, dal cinema ai campionati mondiali. Con un progetto più ambizioso

Nei paesi scandinavi si pratica dal secolo scorso. E proprio quest’anno ricorre il centenario della prima gara ufficiale di Orienteering disputata in Svezia. Da noi lo conosciamo anche come Orientamento. Una disciplina della quale sempre più sentiamo parlare e che in questi giorni vedremo anche al cinema, al centro del film su Sara e Marti. Il mese scorso, inoltre, la International Orienteering Federation ha annunciato che l’Italia ospiterà i Campionati Mondiali Master (WMOC), attesi per l’estate del 2022 in Puglia, che sull’onda dell’investitura sta già pensando a un progetto più ambizioso.

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Cos’è l’Orienteering

Cosa sia l’orientamento lo sappiamo tutti, si ha o non si ha. Ma l’Orientamento si può imparare. E migliorare. Fino ad arrivare a disputare vere e proprie competizioni, di Orienteering ovviamente. Uno sport che dal Nord Europa si è diffuso anche da noi, e che sempre più appassionati delle attività all’aria aperta hanno scelto di praticare. Sostanzialmente si parla di esplorare un territorio nel minor tempo possibile, con a disposizione una dettagliata mappa topografica e una bussola. Nel farlo bisognerà identificare in successione una serie di punti prefissati – le cosiddette “lanterne” (in genere dei paletti numerati, e dotati di bandierine bianche e arancioni) – a percorrere un ideale percorso. Che dovrà essere il migliore, il più breve o il più sicuro possibile.

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Una disciplina dalle molte facce

Dagli anni 50 a oggi, e senza dimenticare le attività che la F.I.S.O. (Federazione Italiana Sport Orientamento) organizza dall’inizio degli anni ’80 si sono sviluppate diverse varianti. Come quella per mountain-bike (MTB-O), gli sci da fondo (SCI-O) e paralimpica (TRAIL-O). O come l’inserimento delle partenze scaglionate, delle staffette in gara o delle gare – a tempo o meno – nelle quali l’ordine di ritrovamento delle lanterne possa seguire una cosiddetta “sequenza libera”.

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Il futuro dell’Orienteering

Disciplina sportiva ormai associata al CONI e riconosciuta dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico), la decisione della federazione internazionale dello scorso 22 gennaio riveste una importanza non indifferente. L’ufficializzazione dell’assegnazione dei Campionati Mondiali Master (WMOC) alla Puglia segue i tentativi – sfortunati – del 2015 e del 2018. Oggi, l’intenzione è di partire da questo “storico risultato” – come lo definisce il Commissario Straordinario FISO Sergio Anesi – per crescere ancora. Come confermano le parole del presidente del comitato promotore Michele Barbone: “L’obiettivo non erano solo i mondiali: si vuole fare del Gargano il centro federale in Italia per l’orienteering”.

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Nell’attesa, tutti al cinema

Restano da definire ancora alcuni dettagli. Come quello delle date di svolgimento (probabilmente la seconda settimana di luglio), ma sembra sicuro che il ‘campo di gioco’ sarà quello della foresta umbra nel Gargano. Nel frattempo, ai molti curiosi non mancherà certo il tempo per approfondire l’argomento, e per organizzarsi di conseguenza. Magari anche approfittando di Sara e Marti – Il film, adattamento cinematografico della omonima serie ambientata nel piccolo borgo medievale di Bevagna, nel cuore dell’Umbria. Dopo le avventure raccontate in tv nelle due stagioni trasmesse da Disney Channel, questa volta le due sorelle interpretate da Aurora Moroni e Chiara del Francia ci porteranno infatti a Modica, proprio in un campo di orientereering.

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