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L’Inter potrebbe sacrificare Lautaro: Martial, Werner o Jovic per sostituire il Toro

Pressing a tutto campo. A Barcellona si parla moltissimo di Lautaro Martinez, praticamente ogni giorno. L’argentino ha una clausola fissata a 111 milioni di euro, superiore al suo valore oggettivo, ma le clausole servono proprio a questo: scoraggiare i compratori, o almeno ricavare il massimo da una cessione sofferta. Ma in tempi di crisi economica spendere una cifra è un problema anche per il Barcellona, més que un club ma comunque fiaccato dal Coronavirus, come tutti. Secondo l’edizione odierna del quotidiano Sport, vicinissimo alle vicende blaugrana, l’Inter “darebbe già per perso Lautaro Martinez”. E starebbe valutando ben quattro giocatori nell’operazione.

Le contropartite tecniche

Antoine Griezmann, è bene chiarirlo, è un nome proposto dall’Inter. Una provocazione, dato che il francese percepisce un ingaggio fuori portata. Un messaggio, comunque, lanciato ai blaugrana: ‘Lautaro per noi è importante e vale quanto il vostro Griezmann’. In realtà il Barcellona avrebbe proposto altri profili, come quelli di Semedo e Alena, che però non convincono fino in fondo la dirigenza nerazzurra. Discorso a parte per Vidal, l’uomo del Conte juventino, per cui però potrebbe nascere una trattativa slegata da quella, eventuale, del Toro. Gli altri nomi che piacciono all’Inter sono quelli di Arthur e di Junior Firpo. Il primo è valutato circa 50 milioni di euro, il secondo intorno ai 20. Entrambi più 40 milioni per Lautaro? Potrebbe essere una proposta.

Le alternative: da Werner a Martial

In caso di cessione, l’Inter si ritroverebbe scoperta in avanti. Dovrebbe trovare un giocatore adatto al gioco di Conte e a stare in tandem con Lukaku. Non semplice. In pole ci sarebbe Timo Werner, attaccante del Lipsia. Veloce e rapido, il costo è di 60 milioni, ma la clausola rescissoria è valida solo fino ad aprile. Dopodiché il prezzo lo farebbe il club tedesco. Senza dimenticare che Werner è seguito da Bayern Monaco e Liverpool: il rischio asta è forte. Il piano B è rappresentato da Anthony Martial, che però è stato rilanciato da Solskjaer. Prezzo di partenza circa 50 milioni di euro per un giocatore che quest’anno, in Premier, ha segnato 11 reti in 23 presenze, condite da tre assist. Non male, ma la coesistenza con Lukaku potrebbe essere un problema, dato che all’Old Trafford erano uno il doppione dell’altro.

Decisamente più abbordabile Luka Jovic, flop del mercato del Real Madrid: pagato oltre 60 milioni di euro oggi ne vale poco più della metà. Occasione low-cost per un attaccante che compirà 23 anni il prossimo dicembre. Su di lui c’è anche il Napoli. Poi, Victor Osimhen. Il nigeriano del Lille che in passato ha detto di voler arrivare a giocare al Bernabeu: 13 gol in 27 partite di Ligue 1, con 5 assist. Si tratta del più giovane dei quattro, compirà 22 anni a dicembre: costo del cartellino circa 27 milioni di euro. Su di lui ci sarebbe anche il Milan. Infine, e forse per caratteristiche sarebbe il più interessante, Pierre Emerick Aubameyang: 31 anni tra un paio di mesi, più esperienza di tutti gli altri, ma prezzo alto. Si parte da circa 56 milioni di euro, ma il contratto scade nel 2021.

Marotta pensa alla cessione del Toro

La chiave per il successo è avere una squadra competitiva in ogni reparto. Lo sa bene Beppe Marotta, che alla Juventus ha imparato a sacrificare pezzi pregiati per andare poi a rinforzare il gruppo. Si pensi a quanto successo con Pogba, preso a zero e rivenduto a 100 milioni di euro. L’Inter sa bene che i prestiti di Icardi, Perisic, Nainggolan e Joao Mario potrebbero non fruttare il tesoretto necessario a rinforzare la rosa. Quindi, per forza di cose, serve un’alternativa che strizzi l’occhio al bilancio. Per questo Lautaro è sacrificabile.

Ovviamente questo non significa che Marotta non apprezzi l’argentino, anzi. Ma con 111 milioni di euro di clausola rescissoria darebbe al club ossigeno e contanti per provare a ridurre la distanza dalla Juventus. Il Toro è l’unico giocatore che garantirebbe alla società un’importante liquidità. Tutto dipenderà anche dal Barcellona. Il Coronavirus comporta una riduzione dei ricavi e una difficoltà a proporre offerte elevate: l’Inter accetterà delle contropartite? Forse il nodo è proprio questo.