Il Milan ha scoperto le carte. Dopo mesi di attese, segnali e messaggi indiretti, è arrivata l’offerta ufficiale per il rinnovo di Mike Maignan, in scadenza il 30 giugno. Una proposta importante, da leader, che oggi rende la situazione molto più aperta rispetto all’estate, quando l’addio sembrava quasi scontato.
#Milan, offerta ufficiale di rinnovo a #Maignan: c'è fiducia. Al portiere proposto un nuovo contratto con un ingaggio top e una serie di bonus per colmare il gap con le sue richieste. Ma Magic Mike a Milanello sta bene, lo staff di #Allegri lo ha fatto tornare al top pic.twitter.com/gWGLEowPtp
— I fatti nostri (@Infofatti) December 27, 2025
Ora no: il dialogo è reale, continuo, e a Milanello si respira un cauto ottimismo. Il club aspetta una risposta dal suo capitano, convinto di aver fatto il massimo. E Maignan riflette, perché quella che ha davanti non è solo una scelta contrattuale, ma una vera scelta di vita.
La proposta rossonera mette Maignan sullo stesso piano di Rafa Leao, oggi il più pagato della rosa. L’offerta è da 7 milioni netti a stagione, bonus compresi. Meno dei 7,5 milioni garantiti chiesti dal portiere, ma abbastanza per dimostrargli quanto il Mulan lo consideri centrale e indispensabile nella costruzione della squadra per il futuro. (continua dopo la foto)

Per colmare il gap, il Milan lavora sui bonus. L’idea è articolata: una parte legata alla qualificazione in Champions League, un’altra pensata come integrazione immediata nel caso la firma arrivi entro poche settimane, tra la fine del mercato di gennaio e l’inizio di marzo. Una sorta di premio alla firma, simile a quello che Maignan incasserebbe andando altrove a parametro zero.
La durata è un altro segnale chiaro: contratto fino al 2029 con opzione 2030, oppure direttamente fino al 2030. Un progetto lungo, con il capitano al centro. Il Milan, parallelamente, monitora alternative come Suzuki (prima dell’infortunio) e Hugo Souza, ma l’investimento tra i pali scatterà solo se Maignan chiuderà definitivamente al rinnovo.
Nel pressing su Magic Mike il ruolo di Allegri è tutt’altro che marginale. Il tecnico ha spinto per la sua conferma e vorrebbe costruire il futuro partendo da lui. Il rapporto è solido, basato su stima reciproca, e passa anche dal lavoro quotidiano con Filippi, il preparatore arrivato dalla Juventus.
I risultati si vedono: Maignan è tornato reattivo, esplosivo, decisivo. I rigori parati a Dybala e Calhanoglu, le parate pesanti di questa prima parte di stagione e una condizione fisica finalmente stabile raccontano di un portiere tornato al top. L’assenza delle coppe ha aiutato a spingere forte sul campo, ritrovando sensazioni che mancavano dai tempi dello scudetto.
Allegri lo sa: trovare sul mercato un altro Maignan, e inserirlo subito in squadra e nello spogliatoio, sarebbe complicato. Per questosi è impegnato per una soluzione positiva sia con il club, sia con il giocatore. Senza aut aut pubblici, ma con l’obiettivo di risolvere una questione che si trascina ormai da troppo tempo. (continua dopo la foto)

A spingere per la permanenza non è solo la dirigenza. Lo spogliatoio è apertamente dalla parte di Maignan. Il post di Gabbia, simbolo del milanismo, non è stato casuale: dietro all’nnsistenza con il portiere francese c’è un gruppo che lo stima e c’è anche l’intero popolo rossonero, che non vuole rivivere le sofferenze del caso Donnarumma.
Certo, se arrivasse un’offerta irrinunciabile da un top club europeo, lo scenario cambierebbe. Ma oggi, all’orizzonte, non c’è un Psg pronto a rompere gli equilibri. Ecco perché Furlani e Tare stanno accelerando e credono davvero nella fumata bianca. Il Milan ha fatto la sua mossa. Ora tocca a Magic Mike decidere se restare in un club che, a differenza del recente passato, sembra volerlo trattenere a tutti i costi.
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