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Ferrari, al via la nuova era: Vasseur guarda al 2026 e alla gestione Hamilton

Si chiude a Maranello la stagione di Formula 1 della Ferrari, con il tradizionale pranzo di Natale e lo sguardo già rivolto al 2026, anno del cambio regolamentare. Dopo un 2025 senza vittorie, il team principal Frédéric Vasseur traccia una linea netta: preparazione tecnica, controllo del budget cap e lavoro mirato sui piloti, a partire da Lewis Hamilton.

La nuova monoposto Ferrari sarà presentata il 23 gennaio, pochi giorni prima dei test a porte chiuse di Barcellona. I primi riscontri arriveranno poi in Bahrain, dove, come sottolinea Vasseur, emergeranno scelte progettuali anche molto diverse tra i team.

Il direttore tecnico Loïc Serra conferma l’incertezza del quadro: l’interpretazione del regolamento potrebbe variare sensibilmente e nessuna gerarchia iniziale sarà definitiva. Per questo, la gestione degli aggiornamenti sarà decisiva: introdurre pacchetti importanti nelle prime gare o affrontare trasferte lontane può assorbire rapidamente gran parte del budget di sviluppo. (continua dopo la foto)

Vasseur è deciso e non si fa illusioni: essere davanti alla prima gara non significherà necessariamente avere l’auto migliore sull’intera stagione. Il 2025 ha lasciato nodi da sciogliere. Vasseur individua aree di miglioramento chiare e riconosce l’impatto della squalifica in Cina, che ha pesato per una parte consistente del campionato. Al tempo stesso, rivendica i punti di forza: affidabilità, strategie e pit-stop.

Centrale il consolidamento dell’organigramma, con Serra e il Deputy Team Principal Jérôme D’Ambrosio, che ha evidenziato l’unicità della pressione Ferrari, impossibile da comprendere senza viverla dall’interno.

Una scelta strategica ha inciso anche sul clima interno: l’interruzione anticipata degli sviluppi della SF-25 per concentrarsi sul progetto 2026. Decisione ritenuta corretta sul piano tecnico, ma con un impatto psicologico sottovalutato.

Capitolo Hamilton. Vasseur riconosce che l’adattamento del sette volte campione del mondo è stato più complesso del previsto: non solo cultura o abitudini, ma procedure e metodi di lavoro. L’obiettivo è migliorare la collaborazione quotidiana e capire con precisione le esigenze del pilota. (continua dopo la foto)

Ogni valutazione sul garage del numero 44 resta aperta, compreso il rapporto con l’ingegnere di pista Riccardo Adami. Vasseur sottolinea però l’atteggiamento del britannico, sempre orientato alla ricerca di soluzioni anche nei momenti difficili.

Sul messaggio di Charles Leclerc (“ora o mai”) lanciato ad Abu Dhabi, il team principal invita alla cautela: le dichiarazioni a caldo non cambiano la sostanza di un percorso che rende il 2026 cruciale per tutti.

A Maranello le vacanze saranno brevi. La direzione è tracciata: ridurre il rumore, massimizzare l’efficacia tecnica e tornare competitivi. Il desiderio sotto l’albero è uno solo: riportare la Ferrari a lottare per il titolo mondiale.

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