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Juventus, Yildiz e Conceiçao, la fantasia come leva: Spalletti cerca così la risalita

Juventus, liberare la fantasia per alzare il livello. È una scorciatoia solo in apparenza, ma Luciano Spalletti l’ha percorsa spesso, costruendoci sopra una carriera. Alla Juventus la creatività passa oggi da due ventenni diversi e complementari: Kenan Yildiz, talento centrale e già etichettato come predestinato, e Chico Conceiçao, esterno capace di accendere o rimettere in ordine le partite. Da loro, più che dai sistemi, passa l’ambizione bianconera di risalire la classifica.

Nel calcio di Spalletti i giocatori di tecnica non sono mai stati un problema, semmai una risorsa da proteggere. Da Udine a Roma, fino a Inter e soprattutto Napoli, il filo è sempre stato lo stesso: dare libertà a chi sa inventare. Il falso nove è un tema ricorrente e Yildiz si sta preparando proprio a questo. Più centrale, meno compiti difensivi, più lucidità negli ultimi metri. (continua dopo la foto)

Da esterno, il turco tende a inseguire il terzino una volta persa palla. Spostarlo dentro significa risparmiargli energie e responsabilità inutili, permettendogli di pensare solo a ciò che sa fare meglio: ricevere tra le linee, girarsi e creare. Una scelta che racconta la fiducia del tecnico e l’idea di una Juve meno prevedibile.

Se Yildiz lavora per diventare centrale, Conceiçao vive largo a destra e punta sempre l’uomo. I numeri raccontano tanto ma non tutto: 44 uno contro uno tentati, 25 tiri in dodici gare di campionato, due gol. Forse pochi, ma il giudizio non può fermarsi lì. Chico non abbassa mai i giri, attacca con continuità e rientra con generosità.

A mancargli è la precisione quando vede la porta, non il coraggio. Ed è un dettaglio che Spalletti ritiene migliorabile, perché la capacità di creare superiorità numerica è già di livello alto. A differenza di altri esterni, Conceiçao non soffre il traffico sulla fascia: punta, salta, riparte. Sempre. (continua dopo la foto)

Fantasia e gioventù, alla Juve, sono la stessa cosa. Non a caso Yildiz si è ritrovato accanto al suo idolo Alessandro Del Piero, nello spot Adidas che mette insieme passato e presente. Un incontro simbolico, tra chi ha fatto sognare e chi è chiamato a farlo ancora. Il rinnovo fino al 2030 non è solo un dettaglio contrattuale, ma il segnale di un progetto che ruota attorno a lui.

Spalletti, dopo Bologna, ha toccato con mano cosa può diventare questa squadra se ci crede davvero. I moduli sono numeri, la fantasia no: o ce l’hai o non la inventi. Yildiz e Conceiçao ce l’hanno, e in abbondanza. Contro la Roma, allo Stadium, la Juve cerca punti e slancio per un Natale da Champions. Missione complicata, ma non impossibile. Anche perché, stavolta, le chiavi sono ben visibili.

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