Milan, la favola esiste ed è giusto raccontarla. Davide Bartesaghi, cresciuto al Vismara, che segna due volte a San Siro e strappa applausi sinceri. Quella con il Sassuolo resterà la sua partita perfetta. Ma uscire dalla favola è obbligatorio, perché non può essere un terzino sinistro di 19 anni a togliere sempre le castagne dal fuoco al Milan.
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— MilanWorldCommunity (@MilanWorldForum) December 15, 2025
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La classifica impone ambizioni alte, ma il campo continua a mostrare una crepa evidente. I pregi ci sono e superano i difetti, ma l’attacco resta un problema vero. Contro una neopromossa, il punto arriva grazie a un difensore. Non a chi dovrebbe decidere le partite.
Non può esserci sempre Pulisic a fare il supereroe. A Torino è stato devastante, viaggia a una media gol altissima, ma pensare che possa risolvere tutto da solo è poco realistico. Leao è fuori, Nkunku è ancora a zero gol e l’assetto offensivo resta indefinito.
Manca un punto di riferimento chiaro. Uno alla Giroud, per capirci. Qualcuno che dia certezze, peso, abitudini. Allegri continua a stare nelle zone nobili della classifica, ma è costretto a inventare ogni settimana, senza un sistema offensivo consolidato.
Un dato racconta tutto: Pulisic e Leao insieme hanno giocato appena 135 minuti. Troppo poco per costruire automatismi. Nkunku mostra timidi segnali di risveglio, ma siamo a Natale e il contributo resta insufficiente per cambiare il volto del reparto. (continua dopo la foto)

Poi c’è Gimenez, intrappolato nel mistero della caviglia. A livello medico è stato detto che è guarito, ma in campo non si vede. Alla vigilia del Sassuolo, Allegri si è limitato a un prudente “speriamo di riaverlo nel più breve tempo possibile”, aggiungendo che “sarebbe bene poter contare su quattro attaccanti”. Parole che suonano tutto tranne che rassicuranti.
Non a caso il tecnico ha ribadito che “la società è vigile sul mercato”. Un messaggio chiaro. I nomi che circolano sono Zirkzee e Fullkrug, profili molto diversi ma accomunati da una cosa: darebbero garanzie. L’obiettivo minimo è evitare soluzioni di emergenza come Loftus-Cheek adattato a supporto della punta per mancanza di alternative.
Le magie di Bartesaghi sono benvenute, ci mancherebbe. Ma se diventano una necessità, allora il problema non è più saltuario. È strutturale.