x

x

Vai al contenuto

Olimpiadi Milano-Cortina, esplode la polemica: “In queste condizioni non partecipiamo”

Olimpiadi Milano-Cortina, la questione del palazzetto del ghiaccio dove dovrebbero affrontarsi le nazionali di hockey tiene banco e la polemica si fa sempre più infuocata. La tensione attorno all’Arena Santagiulia non si placa, anzi, continua a crescere, e la Nhl americana non fa mezzo passo indietro.

A pochi mesi da Milano-Cortina, la Lega nordamericana rilancia l’allarme sulla qualità del ghiaccio, lasciando intendere che senza standard adeguati gli hockeisti statunitensi potrebbero non presentarsi.
Una presa di posizione dura, che arriva dopo la polemica sulle dimensioni della pista, più corta rispetto a quelle americane. (continua dopo la foto)

A parlare è Bill Daly, vice-commissario della Nhl, che lo ribadisce con una chiarezza quasi brutale.
Se il ghiaccio è impraticabile, è impraticabile. Se i giocatori ritengono che non sia sicuro, non giocheremo. È semplice”, dichiara, secondo quanto riportato dalla Bbc.

Il problema, ora, non riguarda più soltanto il metro in meno rispetto agli standard Usa, ma la tenuta del ghiaccio, tema che gli americani considerano decisivo per l’incolumità degli atleti. La federazione mondiale ha confermato che la pista è leggermente più corta, ma perfettamente regolare secondo i parametri internazionali.

Negli Stati Uniti, però, temono che la riduzione delle misure possa aumentare il rischio di collisioni. Adesso la discussione si è spostata su un terreno ancora più delicato. Nonostante il tono duro, Daly non chiude del tutto la porta alla partecipazione.

Ci siamo offerti e stanno utilizzando i nostri esperti del ghiaccio, i nostri tecnici e fornitori esterni”, spiega il dirigente, convinto che il lavoro congiunto possa portare miglioramenti concreti. “Stiamo praticamente trasferendo tutti lì per rendere l’impianto accettabile per gli atleti Nhl. E sono cautamente ottimista che darà i suoi frutti”. (continua dopo la foto)

I giocatori Nhl, infatti, pur preoccupati, non ritengono la situazione impossibile da risolvere.
Il nodo, come sempre, è il tempo: l’Arena Santagiulia deve diventare operativa e sicura in tempi stretti, o la polemica rischia di trasformarsi in un caso internazionale dalle conseguenze poco gradevoli per l’immagine dell’Italia e di Milano.

Leggi anche:

Argomenti