Il Gran Premio del Qatar torna protagonista nel calendario di Formula 1, ospitando la penultima tappa della stagione 2025. L’appuntamento si terrà sul suggestivo circuito di Losail, a pochi chilometri da Doha, in programma in notturna per meglio affrontare il caldo tipico del deserto. Si tratta di un evento atteso, non solo per l’incertezza sportiva ma anche per le particolari condizioni climatiche e regolamentari che renderanno la gara particolarmente strategica e imprevedibile.
Un circuito tra clima estremo e strategie obbligate
Il Losail International Circuit si distingue per il suo layout veloce e sinuoso, nato come pista motociclistica ma ormai consolidato anche nel panorama automobilistico. Il tracciato offre:
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Guida ai bonus scommesse: tipologie, requisiti e strategie di utilizzo
Guida alle quote: tipologie, variazioni e quote maggiorate
- 16 curve, di cui 10 a destra
- Un rettilineo principale di oltre un chilometro
- Superficie generalmente liscia, spesso soggetta alla sabbia portata dal vento
Le condizioni ambientali sono estreme: dal fresco di Las Vegas, i team passano al caldo umido del Qatar, con temperature percepite elevate anche in notturna. L’umidità e il calore residuo dell’asfalto incidono notevolmente sia sulla fatica dei piloti sia sull’usura degli pneumatici. Proprio la gestione delle gomme sarà il tema strategico centrale, con la Pirelli che introduce una misura regolamentare senza precedenti: nessun set di pneumatici potrà essere utilizzato per più di 25 giri complessivi nel weekend.
Statistiche comparative: precedenti, forma e rendimento
Il Gran Premio del Qatar giunge alla sua quarta edizione, avendo debuttato nel 2021 e tornando in calendario nelle stagioni successive. Alcuni dati rilevanti:
- Max Verstappen è il pilota più vittorioso a Losail, con due successi consecutivi (2023, 2024).
- Nel 2023, proprio in Qatar, Verstappen ha conquistato matematicamente il titolo mondiale.
- La prima edizione fu vinta da Lewis Hamilton su Mercedes (2021), autore anche della pole position quell’anno.
- Il costruttore con più vittorie è attualmente Red Bull.
- Le edizioni precedenti sono state spesso condizionate da ingressi della Safety Car e da strategie di sosta variegate.
Il rendimento delle gomme si è rivelato cruciale: nella scorsa edizione, la tipologia Medium è stata la scelta di quasi tutti i piloti in partenza, con strategie a sosta singola fino a una neutralizzazione che ha favorito il cambio gomme al giro 34.
Quote principali disponibili e scelte di mescola
Le quote dei bookmaker riflettono l’importanza della gestione gomme e delle strategie obbligate. Per questa gara, Pirelli porta a Doha le mescole più dure della sua gamma:
- C1 (dura)
- C2 (media)
- C3 (morbida, ma non la più soffice della gamma)
Questa combinazione, adottata anche in circuiti come Suzuka, Bahrain e Spagna, punta a resistere ai carichi elevati e all’asfalto liscio ma abrasivo del Qatar. Le squadre dovranno obbligatoriamente pianificare almeno due soste, dato il limite massimo di 25 giri per set imposto dal regolamento. I bookmaker tengono conto di questi vincoli e delle variabili climatiche, che possono rimescolare le gerarchie tradizionali e rendere più incerti alcuni esiti pre-gara.
Tendenze, curiosità numeriche e focus sulle gomme
Alcune tendenze e curiosità numeriche emergono chiaramente dalle statistiche delle edizioni precedenti:
- La presenza costante di almeno due soste ai box per ogni pilota nella gara 2025.
- L’incidenza del graining (degrado superficiale delle gomme), favorita dall’asfalto liscio e dal calore residuo.
- Le tre Safety Car nel 2024 hanno modificato le strategie in corsa, consentendo a qualcuno di tentare uno stint finale con gomme Soft, scelta però penalizzata dal rapido decadimento.
- I piloti che hanno saputo gestire meglio il degrado hanno spesso avuto la meglio nelle fasi finali.
Dal punto di vista delle pressioni e dei parametri tecnici, Pirelli ha indicato valori minimi di pressione (28,0 psi all’anteriore, 23,5 psi al posteriore) e camber massimo (-2,75° ant., -1,50° post.), dati che riflettono la necessità di preservare la durata delle gomme sulle curve veloci e stressanti del tracciato.
Il Gran Premio del Qatar si conferma una delle tappe più imprevedibili e tecnicamente impegnative della stagione di Formula 1. Le condizioni climatiche, il limite giri imposto alle gomme e le strategie obbligate renderanno la gara una sfida sia per i piloti sia per i team, accentuando l’importanza delle scelte tecniche e della gestione delle risorse lungo tutto il weekend.